La Romania rispetterà il deficit di bilancio stabilito
Il ministro delle Finanze romeno, Eugen Teodorovici, ha ribadito negli USA, all’incontro con Poul Thomsen, direttore del dipartimento per l’Europa del Fondo Monetario Internazionale, la promessa che la Romania rispetterà gli impegni assunti nei confronti delle istituzioni finanziarie internazionali di mantenere il deficit di bilancio inferiore al 3%. Secondo un comunicato del ministero, Teodorovici ha dato assicurazioni che le misure prese quest’anno dall’esecutivo di Bucarest garantiranno una crescita economica sostenibile nel 2018 e nei prossimi anni. Eugen Teodorovici ha partecipato, il 20 e il 21 aprile, alla Riunione di Primavera del Gruppo della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale svoltasi a Washington.
Corina Cristea, 23.04.2018, 12:52
Il ministro delle Finanze romeno, Eugen Teodorovici, ha ribadito negli USA, all’incontro con Poul Thomsen, direttore del dipartimento per l’Europa del Fondo Monetario Internazionale, la promessa che la Romania rispetterà gli impegni assunti nei confronti delle istituzioni finanziarie internazionali di mantenere il deficit di bilancio inferiore al 3%. Secondo un comunicato del ministero, Teodorovici ha dato assicurazioni che le misure prese quest’anno dall’esecutivo di Bucarest garantiranno una crescita economica sostenibile nel 2018 e nei prossimi anni. Eugen Teodorovici ha partecipato, il 20 e il 21 aprile, alla Riunione di Primavera del Gruppo della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale svoltasi a Washington.
La Romania sta andando nella giusta direzione ed ha ripreso la crescita economica sostenibile basata su investimenti. La dinamica degli incassi al bilancio dello stato nel primo trimestre di quest’anno è superiore alla dinamica annua prevista per il prodotto interno lordo, essendo la più alta dopo la crisi, eccezion fatta per quella registrata nel primo trimestre del 2015”, ha affermato Teodorovici. Il ministro delle Finanze si è incontrato pure con Cyrill Muller, vicepresidente della Banca Mondiale per l’Europa e l’Asia Centrale, assieme al quale ha analizzato gli attuali progetti in via di svolgimento, finanziati dalla banca in Romania, tra cui anche quello relativo all’ammodernamento dell’ANAF (l’Agenzia delle Entrate romena). Eugen Teodorovici ha proposto alla direzione della Banca Mondiale un nuovo approccio alla modalità di concessione dei prestiti, che porterebbe alla flessibilità dell’uso delle somme prestate a seconda del grado di preparazione e realizzazione dei progetti.
L’agenda della delegazione romena ha incluso anche incontri con rappresentanti delle banche di investimenti, agenzie di rating ed esponenti delle istituzioni finanziarie internazionali. Sono stati presentati aspetti legati all’ambiente macroeconomico, alla vigilanza macroprudenziale, all’evoluzione dell’inflazione, ma anche le priorità per il prossimo periodo. Di recente, il FMI ha rivisto al rialzo le previsioni sull’evoluzione dell’economia della Romania quest’anno dal 4,4% al 5,1%. Perciò, la Romania potrebbe registrare quest’anno la maggiore crescita in Europa, dopo quella in Malta. Il Fondo ha modificato pure le previsioni sul deficit di conto corrente registrato dalla Romania al 3,7% del PIL nel 2018, dal 2,9% quanto anticipato a ottobre. Per l’anno prossimo, il FMI si aspetta che il deficit di conto corrente ammonti sempre al 3,7% del PIL.