Partenariato strategico romeno-francese
L’ingresso della Romania nell’Area Schengen ha costituito il principale tema dell’incontro tra il presidente romeno Klaus Iohannis e il capo della diplomazia francese, Jean-Yves Le Drian. Il presidente Iohannis ha dichiarato che l’ingresso a Schengen, rinviato dal 2011, in seguito ai riserbi espressi da alcuni stati comunitari nei confronti della riforma della giustizia – resta un obiettivo importante per la Romania, auspicando il sostegno della Francia per una decisione in tal senso. A sua volta, il ministro Le Drian ha affermato che la Francia non blocca di nessuna maniera le prospettive della Romania di entrare nell’area di libera circolazione.
Florentin Căpitănescu, 13.04.2018, 12:24
L’ingresso della Romania nell’Area Schengen ha costituito il principale tema dell’incontro tra il presidente romeno Klaus Iohannis e il capo della diplomazia francese, Jean-Yves Le Drian. Il presidente Iohannis ha dichiarato che l’ingresso a Schengen, rinviato dal 2011, in seguito ai riserbi espressi da alcuni stati comunitari nei confronti della riforma della giustizia – resta un obiettivo importante per la Romania, auspicando il sostegno della Francia per una decisione in tal senso. A sua volta, il ministro Le Drian ha affermato che la Francia non blocca di nessuna maniera le prospettive della Romania di entrare nell’area di libera circolazione.
D’altra parte, il presidente Iohannis ha evidenziato l’eccellenza dei rapporti bilaterali, in un anno segnato da molteplici significati: il 10/o anniversario della firma della Dichiarazione di Partenariato strategico bilaterale, l’avvio della Stagione culturale Romania-Francia, il Centenario della Grande Unità dei romeni, cui la Francia ha recato un notevole contributo. Altri temi discussi hanno interessato la presidenza di turno del Consiglio UE, che la Romania ricoprirà nel primo semestre del 2019 e dossier dell’agenda europea.
A Bucarest, il ministro francese ha valutato con il collega Teodor Melescanu la situazione in Siria, soprattutto in seguito all’attacco chimico avvenuto nel fine settimana a Douma e attribuito dalle cancellerie occidentali al regime di Damasco.
La Romania condanna fermamente l’utilizzo delle armi chimiche in qualsiasi circostanza e in particolare quando sono rivolte contro i civili, ha dichiarato il capo della diplomazia di Bucarest, spiegando che la Romania appoggia la creazione di una struttura indipendente per un’indagine sull’incidente. Da parte sua, Le Drian ha affermato che l’uso di armi chimiche nella guerra in Siria ha superato la linea rossa, precisando che l’attacco è stato seriamente documentato in materia di vittime e danni, e che Parigi è decisa ad agire.
Il Partenariato strategico tra la Romania e la Francia e la sua road map hanno recato un notevole contributo all’approfondimento della relazione bilaterale in settori essenziali. Abbiamo discusso dell’iter comune di aggiornare la road map, che potrebbe essere firmata proprio questo fine anno, ha dichiarato Teodor Melescanu.
Per quanto riagurda i rapporti bilaterali, il capo della diplomazia francese ha dichiarato che, nel successivo periodo, il dialogo punterà su temi europei, difesa e sviluppo economico. Lo scorso anno, l’interscambio commerciale Romania-Francia ha superato gli 8 miliardi di euro.