Inflazione, il tasso massimo degli ultimi 5 anni
A marzo 2018, il tasso dell’inflazione in Romania è salito al 5%, il più alto livello degli ultimi 5 anni. Lo ha annunciato l’Istituto Nazionale di Statistica, attribuendo la crescita al rincaro dei generi non alimentari di circa il 7%, di quelli alimentari del 4% e dei servizi di circa 3 punti percentuali. Tra i generi alimentari, i maggiori rincari si sono verificati nei prezzi degli agrumi, seguiti da frutta fresca e verdura. Lo stesso INS annuncia che, a marzo, i romeni hanno pagato di più per carburanti e gas naturale.
România Internațional, 13.04.2018, 12:20
Un tasso annuo dell’inflazione superiore era stato registrato a giugno 2013, quando i prezzi di consumo hanno superato il 5,3%. A febbraio, la Banca Centrale di Romania ha rivisto al rialzo, dal 3,2 al 3,5%, le previsioni sull’inflazione per la fine dell’anno. Anche l’Eurostat conferma che a febbraio 2018 la Romania ha registrato la più alta inflazione annua (3,8%) nell’Unione Europea.
D’altronde, il tasso annuo dell’inflazione ha registrato una crescita notevole in Romania dai primi del 2018. A gennaio, è salita al 4,32% dal 3,32% a dicembre 2017, per arrivare al 4,72% a febbraio. Sempre a febbraio, la Banca Centrale spiegava, alla pubblicazione del rapporto sull’inflazione, che le principali cause sono legate agli effetti di base associati alle riduzioni e alle eliminazioni di imposte indirette e tasse non fiscali nel corrispondente periodo dell’anno precedemte, ma anche ai recenti aumenti delle tariffe per energia elettrica e termica, gas naturale e combustibili.
Dopo l’annuncio dell’INS, il portavoce liberale Ionel Danca (all’opposizione) ha dichiarato che un tasso annuo dell’inflazione talmente alto equivale ad un’impennata dei prezzi che diminuisce il potere d’acquisto dei romeni. A suo avviso, la crescita economica della Romania è stata smozzata in un solo anno di governo PSD-ALDE. Danca ha aggiunto che l’attuale maggioranza va fermata tramite una sfiducia inoltrata dal Partito Nazionale Liberale.
Intanto, il governo di Bucarest ha adottato ieri, con la procedura d’urgenza, un decreto che trasforma la Commissione Nazionale Prognosi in Commissione Nazionale Strategia e Prognosi. Il governo ha deciso che la Commissione elaborerà programmi sociali e di sviluppo economico, nonchè prognosi e studi sull’equilibrio macroeconomico. Inoltre, la Commissione avrà il compito di valutare l’impatto economico e sociale degli schemi relativi agli aiuti di stato e dei progetti di investimenti pubblici sviluppati in partenariato pubblico-privato.