GRECO, preoccupazioni per la giustizia in Romania
La perseveranza con la quale la coalizione governativa PSD-ALDE cerca di modificare la legislazione in base alla quale funziona la giustizia desta, da più di un anno, proteste virulenti nel Paese e una costante preoccupazione tra i partner esterni della Romania. Mercoledì, è toccato al Gruppo di stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa di dichiararsi profondamente preoccupato per alcuni aspetti delle leggi sullo statuto dei magistrati, sull’organizzazione del sistema giudiziario e sul funzionamento del CSM, adottate di recente dal Parlamento dominato dalla sinistra. GRECO chiede alla Romania di rinunciare alla creazione della nuova sezione speciale di procuratori, volta a indagare sui reati commessi nel sistema giudiziario. Il rapporto del Gruppo prende nota anche di ciò che definisce il controverso processo di rimozione del procuratore capo della DNA, Laura Codruţa Kovesi, avviato, a febbraio, su richiesta del ministro della Giustizia, Tudorel Toader, che ha ricevuto il voto negativo del CSM. GRECO ripropone la raccomandazione che la nomina e la rimozione dei procuratori siano parte di un processo trasparente e basato su criteri oggettivi, e che sia concesso un ruolo più importante al CSM in questa procedura. Il Gruppo critica pure gli emendamenti inoltrati per la modifica della legislazione penale, che trasgredirebbero alcuni impegni internazionali presi dalla Romania per quanto riguarda la lotta alla corruzione.
Bogdan Matei, 12.04.2018, 12:38
A nome del Potere di Bucarest, il deputato socialdemocratico Eugen Nicolicea, presidente della Commissione giuridica della Camera, afferma che le leggi sulla giustizia non trasgrediscono l’indipendenza dei magistrati, fatto che sarebbe dimostrato dalle decisioni della Corte Costituzionale. Eugen Nicolicea: Se fosse stato così, la Corte avrebbe dichiarato la legge contraria alla costituzione. La maggior parte degli articoli è stata dichiarata costituzionale, di conseguenza non influisce sull’indipendenza dei giudici e dei procuratori, mentre i pochi articoli che sono stati dichiarato non costituzionali sono stati dichiarati così per altri motivi.”
Dall’opposizione, i liberali affermano, invece, che Bucarest non si può permettere di ignorare il rapporto GRECO. Il leader PNL, Ludovic Orban: Abbiamo preso la decisione di convocare il ministro della giustizia nell’ambito della procedura “L’Ora del Governo “, affinché presenti al Senato e all’opinione pubblica quello che ha in mente di fare, alla luce delle conclusioni presentate nel Rapporto GRECO, che ovviamente hanno un legame diretto con ciò che succede nel Meccanismo di Cooperazione e Verifica e soprattutto in che misura è disposto a rinunciare al sostegno concesso all’assalto sistematico dei partiti al governo, PSD e ALDE, contro l’indipendenza della giustizia e contro la lotta alla corruzione.”
Il Ministero Pubblico è del parere che GRECO confermi i suoi moniti ripetuti per quanto riguarda le modifiche apportate alle leggi sulla giustizia, che renderebbero vulnerabile il sistema giudiziario e l’ordine di diritto in Romania.