Stagione culturale Romania-Francia
La Romania è molto legata alla Francia e non è una cosa nuova. D’altronde, di recente il capo della diplomazia di Bucarest, Teodor Meleşcanu, rilevava che in quest’anno del Centenario, quando, il 1 dicembre prossimo, saranno celebrati 100 anni dalla creazione dello stato nazionale unitario romeno, è ancora più importante che sia ricordata l’importanza del ruolo della Francia nella definizione e nel successo della Romania e della società romena moderna. Dato che ogni anno, il 20 marzo, è celebrata la Giornata internazionale della francofonia, dobbiamo dire che, fra l’altro, la francofonia e la francofilia hanno svolto un ruolo importante in questo processo.
Roxana Vasile, 20.03.2018, 12:39
La Romania è molto legata alla Francia e non è una cosa nuova. D’altronde, di recente il capo della diplomazia di Bucarest, Teodor Meleşcanu, rilevava che in quest’anno del Centenario, quando, il 1 dicembre prossimo, saranno celebrati 100 anni dalla creazione dello stato nazionale unitario romeno, è ancora più importante che sia ricordata l’importanza del ruolo della Francia nella definizione e nel successo della Romania e della società romena moderna. Dato che ogni anno, il 20 marzo, è celebrata la Giornata internazionale della francofonia, dobbiamo dire che, fra l’altro, la francofonia e la francofilia hanno svolto un ruolo importante in questo processo.
L’ambasciatore romeno a Parigi, Luca Niculescu, ha passato in rassegna per la nostra emittente, alcuni dei motivi per cui la Romania è importante per la francofonia, ma soprattutto per cui la francofonia è importante per la Romania: “La Romania è importante per la francofonia. Ha ospitato, nel 2006, il primo vertice tenutosi in un Paese est-europeo. A Bucarest esiste un ufficio regionale dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, il presidente dell’Agenzia Francofona Universitaria è un romeno, Sorin Câmpeanu, e di quest’agenzia fanno parte 800 università di tutto il mondo. Abbiamo le borse Eugen Ionescu — e non vi dico quanti dossier dei candidati riceviamo ogni anno all’Ambasciata di Romania. Allo stesso tempo, francofonia vuol dire apertura, diversità, multiculturalismo. E’ la prima organizzazione di cui la Romania è entrata a far parte dopo il 1990 e permette l’accesso a Paesi in cui forse la Romania è rappresentata in minor misura.”
Per dare più visibilità e peso ai rapporti molto stretti confermati anche tramite un partenariato strategico, Bucarest e Parigi organizzeranno la Stagione Romania-Francia, che punterà sulla cultura e la creazione contemporanea, ma anche su altri settori come l’istruzione, l’economia, lo sport o il turismo. E’ il più ampio progetto che i due stati svolgeranno insieme nel periodo dicembre 2018 — luglio 2019 e che coinciderà con il Centenario della Grande Unità, con la celebrazione dei 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, e con il periodo in cui la Romania ricoprirà la presidenza di turno del Consiglio UE. L’ambasciatore Luca Niculescu: “Direi che questa stagione è il più importante progetto culturale bilaterale in cui siamo stati coinvolti negli ultimi 50 anni e sarà, secondo me, una cosa straordinaria. La Francia e la Romania hanno dei legami antichi, solidi, ma le cose si evolvono. Siamo partner nell’UE, nella NATO, abbiamo un partenariato strategico dalla cui firma ricorrono dieci anni. La Francia è sicuramente una fonte d’ispirazione per la Romania in molti settori, ma anche la Romania potrebbe esserlo per la Francia.”
Visto come un manifesto volto a consolidare la cooperazione bilaterale in tutta la sua diversità, il programma della Stagione prevede, lungo i sette mesi, più di 300 eventi, sia in Romania, che in Francia.