Iniziativa unionista di alcuni sindaci di Moldova
Il numero dei villaggi e delle città di Moldova in cui i sindaci e i consigli locali hanno adottato dichiarazioni simboliche di riunificazione con la Romania ha superato 120. La valanga di dichiarazioni è alimentata anche dall’avvicinamento della data del 27 marzo, quando, nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, la Bessarabia, provincia con popolazione a maggioranza romena sotto occupazione zarista, si è unita con la Patria. L’Unione Sovietica l’ha riannessa, in seguito ad un ultimatum, nel 1940, e su una parte del suo territorio è stata creata l’attuale Moldova.
Bogdan Matei, 19.03.2018, 13:31
Il numero dei villaggi e delle città di Moldova in cui i sindaci e i consigli locali hanno adottato dichiarazioni simboliche di riunificazione con la Romania ha superato 120. La valanga di dichiarazioni è alimentata anche dall’avvicinamento della data del 27 marzo, quando, nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, la Bessarabia, provincia con popolazione a maggioranza romena sotto occupazione zarista, si è unita con la Patria. L’Unione Sovietica l’ha riannessa, in seguito ad un ultimatum, nel 1940, e su una parte del suo territorio è stata creata l’attuale Moldova.
Sabato, i sindaci unionisti sono stati ospiti d’onore del sindaco PSD (partito al governo) di Buzău (sud-est), Constantin Toma, il quale ha affermato: Abbiamo una storia viva e una storia comune e spero che vada tutto bene. Speriamo che quello che hanno fatto queste persone, con un coraggio folle, ma bello, in Moldova, continui anche qui e che creiamo quell’ondata che non potrà più essere fermata da nessuno.”
Lo star della delegazione, Vladimir Susarenco, sindaco del villaggio di Sadova, dove è nato l’attuale presidente filorusso della Moldova, Igor Dodon, ha dichiarato: Ho avuto consultazioni in primo luogo con il villaggio e quando ho visto che sono state raccolte 600 firme, allora ho detto sì, il villaggio di Dodon è il villaggio che ha firmato la dichiarazione di unità, sebbene simbolica, che è una dichiarazione del popolo, della gente, dei miei compaesani. E sono contento che oggi la storia venga scritta non dall’alto in basso, ma dal basso verso l’alto e alla fine trionferà la giustizia, perché la giustizia è quella verità che riesce ad arrivare sempre in superficie. Si sta bene a casa.”
Domenica, i sindaci hanno discusso anche con i leader dell’opposizione di destra del Parlamento di Bucarest. Il presidente del PNL, Ludovic Orban, afferma che, quando la maggioranza dei cittadini della Moldova confinante desidererà l’unificazione, il loro desiderio diventerà realtà: Sono convinto che la Romania è pronta per quest’unificazione. Noi trasmettiamo costantemente agli eletti locali del Partito Nazionale Liberale che dobbiamo sviluppare rapporti di fratellanza, di cooperazione, di realizzazione di programmi comuni con i sindaci e i consigli locali dei villaggi moldavi, della Bessarabia.”
Il presidente dell’USR, Dan Barna, ha precisato che i due stati si possono piuttosto ritrovare all’interno dell’UE: Il punto di vista che ho trasmesso anch’io ai nostri colleghi e fratelli che sono venuti oggi a Bucarest è che noi e la Romania vediamo questo avvicinamento nel normale contesto europeo, perché noi, sinceramente, crediamo che il posto della Romania e della Moldova sia nell’UE, in un’UE moderna e in un contesto di democrazia che è importante per tutti, anche per la Moldova, e che in questo momento soffre.”
Domenica, tutti i sostenitori della riunificazione sono attesi a Chişinău, alla grande assemblea popolare in occasione del Centenario dell’Unità. Avviato da organizzazioni civiche dei due stati e della diaspora, il meeting è volto a riaffermare la loro convinzione che l’Unificazione sia l’unica soluzione per ristabilire la verità storica, per l’adesione all’UE e alla NATO, per garantire il benessere e la libertà agli abitanti della Bessarabia.