Cooperazione romeno-serba
Uno dei pochi Paesi confinanti con cui la Serbia non è mai stata in guerra e uno dei soli cinque Paesi membri dellUnione Europea che non hanno riconosciuto lindipendenza del Kosovo – questa è la Romania nellopinione del presidente serbo, Aleksandar Vučić, il quale ha visitato Bucarest giovedì. Nei colloqui con il suo omologo romeno, Klaus Iohannis, e con altri esponenti politici, egli ha elogiato la qualità dei rapporti bilaterali ed ha passato in rassegna una vasta gamma di argomenti, dai diritti delle minoranze alleconomia, dallinfrastruttura al turismo.
Bogdan Matei, 09.03.2018, 13:24
Uno dei pochi Paesi confinanti con cui la Serbia non è mai stata in guerra e uno dei soli cinque Paesi membri dellUnione Europea che non hanno riconosciuto lindipendenza del Kosovo – questa è la Romania nellopinione del presidente serbo, Aleksandar Vučić, il quale ha visitato Bucarest giovedì. Nei colloqui con il suo omologo romeno, Klaus Iohannis, e con altri esponenti politici, egli ha elogiato la qualità dei rapporti bilaterali ed ha passato in rassegna una vasta gamma di argomenti, dai diritti delle minoranze alleconomia, dallinfrastruttura al turismo.
Anche il presidente Iohannis ritiene che i rapporti fra la Romania e la Serbia siano, attualmente, molto buoni e promette che si impegnerà, accanto al suo collega, a stimolare la cooperazione in piano economico. Per quanto riguarda il problema del Kosovo – ex provincia serba, nel sud, con popolazione a maggioranza albanese, che ha proclamato la sua indipendenza da Belgrado dieci anni fa -, il capo dello stato romeno lha definita complicata. La sua soluzione significherà, dice lui, un enorme passo in avanti verso lEuropa per tutta la zona dei Balcani Occidentali e ladesione della Serbia allUnione avverrà solo dopo che saranno chiariti i rapporti fra Belgrado e Pristina. Klaus Iohannis: Non si può imporre una soluzione dallesterno, ma la si può discutere con i protagonisti. Qualsiasi soluzione si trovasse, deve essere quella corretta, che soddisfi quanto di più le parti e non posso immaginarmi una soluzione per Kosovo che sia rifiutata dai serbi, così come non mi posso immaginare una soluzione per Kosovo che venga rifiutata dalle altre parti interessate.
Dal canto suo, il presidente Vučić ha dichiarato: Sono riconoscente al presidente Klaus Iohannis e al popolo romeno per il sostegno concesso dalla Romania alla Serbia sulla strada europea, ma anche per il desiderio che si arrivi ad un compromesso nella questione del Kosovo. È una cosa certa che la Romania non ha riconosciuto lindipendenza del Kosovo. Per noi, questo problema è molto importante, ma faremo del nostro meglio per trovare una soluzione di compromesso.
Il presidente della Serbia ha inoltre promesso che le autorità di Belgrado si impegneranno ad offrire sostegno alla comunità romena del suo Paese. Già da tempo, il tema è sensibile per tutti gli esponenti politici di Bucarest, a prescindere dal loro colore politico. E la causa sono le discrepanze enormi fra il trattamento applicato dai serbi, da una parte, ai circa 30 mila etnici romeni di Voivodina, che godono, in generale, di diritti a standard europei, e, daltra parte, al qualche centinaio di migliaia che vivono sulla Valle del Timoc, ai quali non è nemmeno riconosciuta lidentità romena. I due capi di stato hanno discusso pure dellinterconnessione nei settori energetico e dei trasporti – temi analizzati anche durante i colloqui del presidente Vučić col premier Viorica Dăncilă e con i capi delle due camere del Parlamento di Bucarest, Călin Popescu-Tăriceanu e Liviu Dragnea.