Preparativi per la presidenza del Consiglio UE
Ciascuno stato che ricopre, a turno, per sei mesi, la presidenza del Consiglio dell’UE vuole dimostrare di essere un membro di fiducia che tratta con serietà e professionalità la missione che gli spetta, ma anche di avere qualcosa da dire a livello europeo. È anche l’intento della Romania, la quale rispetta il programma stabilito per quanto riguarda i preparativi per l’assunzione della presidenza del Consiglio nel periodo 1° gennaio – 30 giugno 2019, presidenza sulla quale il ministro con delega agli Affari europei, Victor Negrescu, ha precisato: “Ricopriremo la presidenza di un’istituzione dell’UE, che è il Consiglio UE. Questa istituzione è intesa a rappresentare il punto di vista degli stati membri in rapporto alle altre istituzioni e mi riferisco alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo. Di conseguenza, il ruolo della Romania sarà di presiedere le riunioni del Consiglio UE, generare consenso e praticamente quel consenso deve essere il punto di vista degli stati in rapporto alle altre istituzioni nel processo decisionale europeo.”
Roxana Vasile, 07.03.2018, 12:56
Il periodo in cui la Romania ricoprirà la presidenza del Consiglio UE sarà uno estremamente importante per il futuro dell’Unione: sarà dominato dall’agenda strategica per il periodo 2019-2024, con accento sul budget e le politiche generali comunitari, dalla situazione dell’immigrazione e della sicurezza. Inoltre, ha aggiunto il ministro Victor Negrescu, la presidenza romena del Consiglio UE dovrebbe puntare sui cittadini e il messaggio della Romania per la comunità europea potrebbe essere che, ora più che mai, c’è bisogno di politiche di interesse per chi popola il vecchio continente. Victor Negrescu: “Le politiche europee più attese dai cittadini sono quelle in settori in cui l’Europa non ha molta competenza. I cittadini europei, ovunque si trovassero in Europa, aspettano che questa entità e i fattori decisionali propongano misure nel campo dell’istruzione, della sanità e della sicurezza.”
Ma forse la cosa più importante è che, nel periodo della presidenza romena del Consiglio UE, la Gran Bretagna uscirà dall’Unione Europea. E, visto che in Gran Bretagna vivono circa 3 milioni di cittadini dell’Unione e nei 27 stati che rimarranno nell’UE vive un milione di britannici, tutti aspettano con interesse di vedere cosa succederà dopo la Brexit. Facendo riferimento esclusivamente ai rapporti bilaterali, l’ambasciatore britannico a Bucarest, Paul Brummel, ha già dato assicurazioni che la Brexit non cambierà fondamentalmente la vita quotidiana dei cittadini britannici che vivono in Romania o quella dei romeni che vivono in Gran Bretagna. Egli è del parere che la Romania e la Gran Bretagna debbano continuare il partenariato e rafforzare la cooperazione nei settori militare, commerciale o scientifico.