La cooperazione economica tra la Romania e la Moldova
Creata su una parte dei territori romeni orientali annessi dall’Unione Sovietica nel 1940, in seguito ad un ultimatum, la Moldova ha rifatto parzialmente i legami con la Romania dopo il 1991, quando ha proclamato l’indipendenza da Mosca. Centinaia di migliaia di cittadini moldavi hanno riavuto, su richiesta, la cittadinanza romena. Decine di migliaia di alunni e studenti della Moldova hanno beneficiato di borse di studio in Romania. Molti artisti e personalità culturali dei due stati si dichiarano voci dello stesso spazio spirituale. Sotto profilo politico, Bucarest è il più forte e costante sostenitore della sovranità e dell’integrità territoriale dello stato confinante, nonchè delle sue aspirazioni di integrazione europea. Quest’anno, che segna anche il Centenario della Grande Unità del 1918, decine di consigli locali della Moldova hanno adottato delle dichiarazioni simboliche di riunificazione con la Romania. Invece, su piano economico, per parecchio tempo la situazione ha registrato una stagnazione. Essa stessa povera all’uscita dal comunismo, per la Romania ci sono voluti quasi tre decenni per diventare un attore-chiave nell’economia della Moldova.
Bogdan Matei, 28.02.2018, 13:25
Oggi uno dei più importanti partner commerciali di Chisinau, Bucarest comincia a contare anche come investitore. La compagnia romena Transgaz ha vinto la gara d’appalto per l’acquisto dell’analoga compagnia della Moldova, come annunciato ieri dal premier filo-occidentale Pavel Filip, accogliendo la collega romena Viorica Dancila. Filip ha valutato che la transazione costituisce una premessa per l’indipendenza energetica, e farà sicchè nel futuro la Moldova non dipenda più da un unico fornitore di gas naturali, precisamente la Russia. Dobbiamo guardare le cose dalla prospettiva della sicurezza energetica della Moldova. Nessuno dubita che sei vulnerabile nel momento in cui c’è un unico fornitore. La diversificazione delle risorse offre sempre la possibilità di sentirsi al sicuro, ha detto Pavel Filip.
La visita di un giorno della signora Dancila a Chisinau è stata, d’altronde, dedicata particolarmente alla cooperazione economica. I due premier hanno partecipato anche alla riunione inaugurale dell’Associazione degli Investitori di Romania in Moldova, nel corso della quale Filip ha promesso la revisione del Codice del Lavoro, a sostegno degli imprenditori stranieri. Al Forum dell’Euroregione Siret-Prut-Dniester, Viorica Dancila si è congratulata con questa organizzazione per lo sviluppo della cooperazione bilaterale al livello delle organizzazioni locali, il che aiuterà lo stato confinante a integrarsi nell’UE, ritiene il premier romeno. Sono molto contenta di trovarci insieme nella Sala Europa, poichè il mio augurio – e rintengo anche il Suo – è quello di indirizzare la Moldova sulla via europea. Credo che il nostro incontro in questa sala dice molto sia per quanto riguarda l’aspirazione della Romania, ma credo anche la vostra, ha detto Viorica Dancila nel corso dell’incontro col presidente del Parlamento, Andrian Candu. Il premier romeno ha ribadito, però, l’appello che la Moldova metta in pratica tutte le riforme istituzionali convenute con l’Unione Europea.