Inaugurato l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale
Il 2018 è l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, dichiarato tramite una decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo. Inaugurato ufficialmente anche a Bucarest, quest’anno porterà ai romeni migliaia di eventi volti a far conoscere meglio il patrimonio culturale dell’Europa. Con un budget di 8 milioni di euro, l’iniziativa contribuisce all’educazione e all’informazione del pubblico. Il capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Angela Cristea ha dichiarato: “Organizziamo questo anno europeo perché riteniamo che il patrimonio non sia un prodotto di lusso, se volete, di cui sono responsabili solo le autorità pubbliche, e forse va al museo, ad un concerto o all’opera qualcuno che è interessato oppure ha più soldi. Vogliamo assicurarci che il patrimonio culturale sia a portata di mano di tutti. Ci sono molte azioni gratuite, alle quali la gente può partecipare e, allo stesso tempo, intendiamo promuovere una definizione molto democratica, molto estesa del patrimonio Europeo.”
Mihai Pelin, 16.02.2018, 12:46
Il 2018 è l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, dichiarato tramite una decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo. Inaugurato ufficialmente anche a Bucarest, quest’anno porterà ai romeni migliaia di eventi volti a far conoscere meglio il patrimonio culturale dell’Europa. Con un budget di 8 milioni di euro, l’iniziativa contribuisce all’educazione e all’informazione del pubblico. Il capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Angela Cristea ha dichiarato: “Organizziamo questo anno europeo perché riteniamo che il patrimonio non sia un prodotto di lusso, se volete, di cui sono responsabili solo le autorità pubbliche, e forse va al museo, ad un concerto o all’opera qualcuno che è interessato oppure ha più soldi. Vogliamo assicurarci che il patrimonio culturale sia a portata di mano di tutti. Ci sono molte azioni gratuite, alle quali la gente può partecipare e, allo stesso tempo, intendiamo promuovere una definizione molto democratica, molto estesa del patrimonio Europeo.”
Ad aprile 2017, il legislativo comunitario approvava un rapporto su questo tema elaborato dall’eurodeputato romeno Mircea Diaconu, vicepresidente della Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo, il quale ha offerto particolari sullo svolgimento dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale: “Lo svolgimento è per tutto il 2018 e ciò vuol dire esporre, far vedere ciò che il rispettivo stato membro considera che lo rappresenti, lo identifichi. Utilizzando il proprio patrimonio nazionale, puntando sull’identità nazionale, con libertà assoluta, in questo puzzle europeo sarà promosso ciascuno stato membro, ciò che farà e esporrà. Quest’anno offre molto, soprattutto alla Romania che ha molte cose che non sono state ancora dette e che la gente non conosce. Credo sia un momento estremamente importante per noi. Forse riusciremo a fare questo passo, stare faccia a faccia con gli altri stati, esporre qualcosa che vuol dire patrimonio, vuol dire storia, vuol dire cultura, qualcosa che ci renda competitivi. Così, almeno in questo settore, potremmo essere percepiti come una grande nazione, tra le più forti nazioni in Europa, dal punto di vista culturale.”
Il programma si svolge sotto lo slogan “Il nostro patrimonio, al confine fra passato e futuro” e rappresenta un’eccellente opportunità di conoscere e capire il ruolo del patrimonio culturale europeo nella promozione del senso di appartenenza ad uno spazio comune. Lungo l’anno saranno organizzati eventi, campagne di informazione e di educazione, volte a rendere consapevoli e a determinare i cittadini ad impegnarsi in azioni di tutela del patrimonio culturale. L’obiettivo è di contribuire all’avvio di un reale cambiamento del modo in cui è apprezzato, protetto e promosso il patrimonio, di modo che quest’anno porti benefici a lungo termine per i cittadini europei.