Politica monetaria e previsioni economiche
Dopo quasi 1000 giorni in cui aveva mantenuto il tasso di interesse di riferimento all1,75%, la Banca Centrale della Romania ha deciso, nella prima seduta del Consiglio di Amministrazione di questanno, di aumentarlo al 2%, e adesso, in una nuova seduta ha stabilito un tasso del 2,25%. Levoluzione è conforme alle stime della maggior parte degli economisti e giunge sullo sfondo dellaumento dellinflazione. Il tasso di interesse di riferimento è importante soprattutto per le banche commerciali che prendono prestiti dalla Banca Centrale pagando questo tasso di interesse, ma anche per gli investitori stranieri che preferiscono i Paesi in cui gli interessi sono più alti, per ottenere maggiori redditi.
Corina Cristea, 08.02.2018, 11:59
Dopo quasi 1000 giorni in cui aveva mantenuto il tasso di interesse di riferimento all1,75%, la Banca Centrale della Romania ha deciso, nella prima seduta del Consiglio di Amministrazione di questanno, di aumentarlo al 2%, e adesso, in una nuova seduta ha stabilito un tasso del 2,25%. Levoluzione è conforme alle stime della maggior parte degli economisti e giunge sullo sfondo dellaumento dellinflazione. Il tasso di interesse di riferimento è importante soprattutto per le banche commerciali che prendono prestiti dalla Banca Centrale pagando questo tasso di interesse, ma anche per gli investitori stranieri che preferiscono i Paesi in cui gli interessi sono più alti, per ottenere maggiori redditi.
Il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, ha precisato che tale misura è volta a temperare linflazione, di modo che laumento dei prezzi non abbia effetti negativi per la popolazione e per le compagnie. Egli ha affermato che laumento dellinteresse chiave potrebbe essere seguito molto probabilmente dallaumento dellindice ROBOR con scadenza a tre mesi, indice che influisce sul tasso degli interessi per i crediti in lei. Di conseguenza, questi registreranno un rincaro, però uno moderato, ha anticipato Mugur Isărescu.
Stando agli specialisti, se il tasso di interesse di riferimento resta troppo basso rispetto allinflazione, appare una pressione sul tasso di cambio, e la Banca Centrale deve intervenire vendendo valuta e portando lei sul mercato, mentre linteresse arriva comunque ad aumentare in queste condizioni. Se, però, la Banca Centrale reagisce per tempo allaumento dellinflazione, aumentando il tasso di interesse, i costi per lintera economia diminuiranno, la volatilità calerà, come pure i costi dei prestiti a lungo termine.
Il Governatore della Banca Centrale ha inoltre aggiunto che il mercato valutario funziona bene in Romania, il tasso è dato dalla domanda e dallofferta esistenti sul mercato, mentre la Banca Centrale non può intervenire sul tasso di cambio, perché ciò potrebbe nuocere ai meccanismi economici.
Nello stesso giorno in cui a Bucarest venivano prese queste decisioni, la Commissione Europea ha ammonito che linflazione ha cominciato ad aumentare in Romania nella seconda parte dellanno scorso, in seguito allaumento dei prezzi degli alimenti e dellenergia. Bruxelles stima che lavanzo delleconomia romena rallenterà al 4,5% questanno e al 4% lanno prossimo, dopo essere arrivato nel 2017 al 6,7% – lo rilevano le Previsioni economiche intermediarie rese pubbliche dalla Commissione Europea. Previsioni simili appaiono anche nellanalisi fatta di recente dalla Banca Mondiale. Invece la Commissione Nazionale di Prognosi ha annunciato lunedì di aver rivisto al rialzo, al 6,1%, le previsioni sullavanzo del Prodotto Interno Lordo questanno.