Valutazioni del presidente romeno sugli investimenti stranieri
Gli investimenti stranieri non sono un avversario, bensì un partner reale per l’imprenditoria romena, attraverso maggiori opportunità d’affari e modelli di management performante. Lo ha dichiarato il presidente Iohannis, intervenendo ad un ricevimento organizzato a Bucarest dalla Camera di Commercio e Industria Romeno-Tedesca. Il capo dello stato ha sottolineato che nel 2018 l’attenzione del governo deve puntare sull’ambiente d’affari, confrontato ultimamente con sfide tra le più anomali in materia di qualità e prevedibilità delle misure economiche. Iohannis auspica un’economia sana, con una governance responsabile e politiche prevedibili.
Mihai Pelin, 26.01.2018, 12:25
Gli investimenti stranieri non sono un avversario, bensì un partner reale per l’imprenditoria romena, attraverso maggiori opportunità d’affari e modelli di management performante. Lo ha dichiarato il presidente Iohannis, intervenendo ad un ricevimento organizzato a Bucarest dalla Camera di Commercio e Industria Romeno-Tedesca. Il capo dello stato ha sottolineato che nel 2018 l’attenzione del governo deve puntare sull’ambiente d’affari, confrontato ultimamente con sfide tra le più anomali in materia di qualità e prevedibilità delle misure economiche. Iohannis auspica un’economia sana, con una governance responsabile e politiche prevedibili.
Richiamerò l’attenzione anche al nuovo governo, come l’ho fatto ogni volta, sulla responsabilità dei fattori decisionali politici di assicurare oltrettutto la stabilità economica della Romania. Il futuro governo deve comprendere quanto sia importante non mettere in pericolo, attraverso politiche imprudenti e misure azzardate, la sostenibilità fiscale e il potenziale di sviluppo della Romania a lungo termine. Discuterò con il nuovo governo e solleciterò consultazioni con i responsabili in materia di politiche economiche, affinchè ci siano delle garanzie di stabilità da parte del governo, ha detto Klaus Iohannis.
Il capo dello stato ha ricordato la tendenza discendente degli investimenti pubblici e ha sottolineato che non bastano gli stanziamenti previsti su carta dalla Finanziaria. Gli investimenti vanno anche attuati, per non trascurare più settori-chiave come l’infrastruttura. L’economia romena si presenta ottimamente in materia di cifre, che purtroppo non riflettono anche la qualità delle politiche economiche. I progressi dell’imprenditoria sono raggiunti piuttosto nonostante questo tipo di politiche. Klaus Iohannis ha richiamato l’attenzione che nel 2017, anche se la Romania registrava una crescita economica record nell’UE, il governo ha affrontato delle difficoltà nell’assicurare il quadro fiscale e di bilancio capace di rispettare il target di deficit del 3% del PIL.
Alla luce di una serie di politiche fiscali imprudenti, il governo ha dovuto adottare delle misure ad-hoc, come la reintroduzione dell’accisa supplementare sui carburanti o il prelievo di maggiori dividendi dalle compagnie pubbliche. Se vi si aggiunge anche la confusione generata dalle modifiche apportate al Codice fiscale e contestate da quasi tutti, risulta la mancanza di qualsiasi preoccupazione del governo nell’assicurare la prevedibilità economica che l’ambiente d’affari invoca, a giusta ragione, sistematicamente, ha sottolineato Klaus Iohannis. A suo avviso, tramite trasparenza e dialgo aperto con i fattori decisionali politici, l’ambiente d’affari riuscirà, però, a sostenere le proprie priorità e a consolidare i successi.