Preparativi per la presidenza del Consiglio UE
A Bucarest si è svolta la seconda riunione del trio di presidenza del Consiglio UE Romania-Finlandia-Croazia, che segna l’inizio ufficiale del dialogo fra i tre stati in via dell’elaborazione del programma comune di lavoro. Le tre delegazioni hanno concordato sulla metodologia di lavoro per l’ultimazione del calendario del trio ed hanno avviato i colloqui sui temi che potrebbero essere inseriti nel programma comune. Inoltre, gli esponenti romeni, finlandesi e croati hanno stabilito che alla base degli sforzi del trio sta la necessità del rilancio del progetto europeo e il desiderio di portare un contributo consistente al dibattito europeo su questo tema.
Mihai Pelin, 23.01.2018, 13:27
A Bucarest si è svolta la seconda riunione del trio di presidenza del Consiglio UE Romania-Finlandia-Croazia, che segna l’inizio ufficiale del dialogo fra i tre stati in via dell’elaborazione del programma comune di lavoro. Le tre delegazioni hanno concordato sulla metodologia di lavoro per l’ultimazione del calendario del trio ed hanno avviato i colloqui sui temi che potrebbero essere inseriti nel programma comune. Inoltre, gli esponenti romeni, finlandesi e croati hanno stabilito che alla base degli sforzi del trio sta la necessità del rilancio del progetto europeo e il desiderio di portare un contributo consistente al dibattito europeo su questo tema.
Il ministro con delega agli affari europei romeno, Victor Negrescu, ha annunciato che il documento contenente le priorità nazionali della Romania per la presidenza dell’Unione sarà approvato al più tardi a settembre. Egli ha assicurato che ci sono esperti che garantiscono la continuità dei preparativi per la presidenza romena del Consiglio, nonostante le complicazioni politiche e i cambiamenti di ministri. In questi giorni, si svolgono colloqui sulla struttura del prossimo governo PSD-ALDE. Victor Negrescu: “Non credo si tratti di un ministro in questo caso. Si tratta della capacità dello stato di essere coerente. All’incontro al quale ho partecipato, sono stato affiancato da colleghi del Ministero degli Affari Esteri, che hanno la capacità di portare avanti le cose. Per noi, il segnale è stato uno importante, quello di offrire ai cittadini la garanzia che, a prescindere da questi nuovi cambiamenti, siamo pronti a gestire questa presidenza.”
Il ministro con delega agli affari europei ha sottolineato l’importanza del dialogo permanente con la Finlandia e la Croazia ed ha menzionato, nel contesto, una serie di argomenti di interesse europeo, che influiranno sull’agenda delle priorità, come ad esempio l’ultimazione del processo di negoziato sull’uscita della Gran Bretagna dall’UE, i negoziati per il quadro finanziario pluriannuale dopo il 2020 e le prossime elezioni europee del 2019. Stando a Victor Negrescu, la Romania deve dare prova di professionalità nell’esercitazione della presidenza del Consiglio dell’Unione, ma anche approfittare di questo momento per migliorare la propria immagine e rafforzare la sua posizione a livello europeo.
La Romania coprirà la presidenza del Consiglio dell’UE nel periodo 1 gennaio-30 giugno 2019, essendo seguita dalla Finlandia e dalla Croazia. Gli stati membri dell’UE, assumono a turno, ogni sei mesi, la presidenza del Consiglio UE. I Paesi che ricoprono questo incarico lavorano a gruppi di tre, detti trio, sistema introdotto tramite il Trattato di Lisbona, nel 2009. Il trio stabilisce gli obiettivi a lungo termine e prepara un’agenda comune, stabilendo gli argomenti e gli aspetti più importanti che saranno analizzati dal Consiglio per un periodo di 18 mesi. In base a questo programma, ognuno dei tre Paesi prepara il proprio programma, più dettagliato, per i sei mesi di mandato.