Fondi europei per la Romania
Le autorità romene si prefiggono di attirare l’anno prossimo fondi europei di almeno 6,3 miliardi di euro, soldi che andranno principalmente all’istruzione, alla salute, all’infrastruttura e all’agricoltura. Una serie di contratti finanziati da fondi europei, tramite cui saranno realizzati investimenti pari a oltre 280 milioni di euro, sono stati firmati proprio lunedì, presso la sede del governo di Bucarest, alla presenza del commissario europeo per la politica regionale, Corina Creţu. Si tratta di 18 contratti di finanziamento inoltrati su due assi prioritarie, che mirano alla riabilitazione e alla modernizzazione di più strade provinciali e con impatto regionale, dell’infrastruttura d’acqua e delle acque reflue, ma anche all’efficacia energetica e alla riabilitazione di edifici.
Corina Cristea, 19.12.2017, 13:37
Le autorità romene si prefiggono di attirare l’anno prossimo fondi europei di almeno 6,3 miliardi di euro, soldi che andranno principalmente all’istruzione, alla salute, all’infrastruttura e all’agricoltura. Una serie di contratti finanziati da fondi europei, tramite cui saranno realizzati investimenti pari a oltre 280 milioni di euro, sono stati firmati proprio lunedì, presso la sede del governo di Bucarest, alla presenza del commissario europeo per la politica regionale, Corina Creţu. Si tratta di 18 contratti di finanziamento inoltrati su due assi prioritarie, che mirano alla riabilitazione e alla modernizzazione di più strade provinciali e con impatto regionale, dell’infrastruttura d’acqua e delle acque reflue, ma anche all’efficacia energetica e alla riabilitazione di edifici.
Il commissario europeo è del parere che Bucarest sia sulla giusta strada, ma attira l’attenzione sull’importanza del mantenimento del ritmo di crescita economica in Romania. È importante inoltre che la Romania goda di più stabilità politica e non complichi ancora di più da sola le procedure legate ai progetti europei. Corina Creţu ha precisato inoltre che la maggior parte dei Paesi mandano tutte le richieste online, in formato elettronico, e che la Romania dovrebbe seguire quest’esempio, da questo punto di vista la diminuzione della burocrazia essendo la priorità assoluta.
Più del 60% degli investimenti pubblici in Romania sono realizzati da fondi europei, ha aggiunto ancora il commissario europeo, sottolineando anche gli aspetti positivi: Sono stati creati più di 55.000 posti di lavoro. È stato offerto sostegno a oltre 5.000 piccole e medie imprese. D’altronde, il Programma Operativo Competitività è stato portato a compimento al 100%. Anche per il periodo 2014 – 2020 abbiamo sette volte più richieste di sostegno alle PMI rispetto alle somme stanziate. Sono stati creati circa 900 nuovi laboratori di ricerca e sviluppo. 40.000 abitazioni hanno beneficiato di misure di efficacia energetica. I progetti sostenuti tramite la politica di coesione possono veramente fare la differenza nella vita quotidiana della gente. Per quanto riguarda il periodo di programmazione corrente, sono stati registrati progressi importanti negli ultimi mesi, la selezione dei progetti è stata accelerata e circa 4,3 miliardi di euro sono già entrati in Romania, da tutti e sei i fondi europei, avanzi inclusi.” (tr. G.P.)