Le nuove leggi sulla Giustizia, adottate dai deputati
La plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest, ha adottato, dopo dibattiti maratona e scambi duri di parole tra il Potere e l’Opposizione, i progetti della coalizione maggioritaria (PSD-ALDE) di modifica delle leggi sull’organizzazione giudiziaria e sul Consiglio Superiore della Magistratura. Il disegno di legge sull’organizzazione giudiziaria prevede, tra l’altro, la creazione di una sezione di investigazione sull’attività dei procuratori e dei giudici e la possibilità che le soluzioni adottate dai procuratori siano invalidate dal superiore gerarchico, nel caso in cui quest’ultimo le ritenga illegali o ingiustificate.
Florentin Căpitănescu, 14.12.2017, 12:23
La plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest, ha adottato, dopo dibattiti maratona e scambi duri di parole tra il Potere e l’Opposizione, i progetti della coalizione maggioritaria (PSD-ALDE) di modifica delle leggi sull’organizzazione giudiziaria e sul Consiglio Superiore della Magistratura. Il disegno di legge sull’organizzazione giudiziaria prevede, tra l’altro, la creazione di una sezione di investigazione sull’attività dei procuratori e dei giudici e la possibilità che le soluzioni adottate dai procuratori siano invalidate dal superiore gerarchico, nel caso in cui quest’ultimo le ritenga illegali o ingiustificate.
L’opposizione sostiene che il disegno di legge non rispetti le raccomandazioni delle associazioni professionali del settore e che la sezione di investigazione sia uno strumento di pressione sui procuratori e sui magistrati. Il leader dei deputati PNL (di destra, il principale partito all’opposizione), Raluca Turcan, ha dichiarato: “Oggi, nel Parlamento romeno si è creata una maggioranza tossica, PSD-ALDE-UDMR, contro l’interesse della Romania, contro i romeni e contro la democrazia! Avete un atteggiamento di tipo delinquenziale e l’unica soluzione decente è la dimissione di questo gruppo delinquenziale, che ha confiscato il Parlamento della Romania e la decisione nel nostro Paese”.
In replica, il presidente della Commissione parlamentare speciale per la modifica delle Leggi sulla Giustizia, il socialdemocratico Florin Iordache, ha affermato che il documento legislativo garantisce l’eliminazione dell’intervento del fattore politico. Florin Iordache: “Vogliamo una giustizia normale, una giustizia in cui non siamo più a disposizione del capo. D’ora in poi, senza nessun’ingerenza politica, i giudici potranno dare sentenze secondo la propria coscienza e secondo le leggi vigenti”.
Il secondo disegno di legge adottato, quello relativo al CSM, prevede che l’Ispezione Giudiziaria resterà all’interno dell’istituzione, senza essere trasformata in un’istituzione autonoma, come aveva proposto inizialmente, la maggioranza PSD-ALDE, sostenuta dall’UDMR, che in teoria è all’opposizione. Il documento precisa inoltre che solo l’Ispezione Giudiziaria può esercitare un’azione disciplinare nei confronti di un magistrato, essendo eliminati da questa procedura il ministro della Giustizia e il presidente dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia.
I due atti normativi saranno inoltrati al Senato, che ha potere decisionale, e dove si trova già, in procedura d’urgenza, il disegno di legge sullo statuto dei magistrati. Nella forma adottata dalla Camera dei Deputati, viene introdotto il controllo gerarchico superiore, anche da parte del ministro della Giustizia, sui procuratori, i magistrati non possono essere collaboratori dei servizi segreti e hanno l’obbligo di inoltrare ogni anno autocertificazioni in tal senso. (tr. G.P.)