I romeni rendono omaggio a Re Michele
Numerose persone — da regalisti infocati a semplici passanti o turisti — si sono fermate già di fronte al Palazzo Reale di Bucarest o del Palazzo Elisabeta, la residenza della famiglia reale nella Capitale, per firmare nei libri di condoglianze, per deporre fiori e accendere candele alla memoria di re Michele I, che si è spento martedì, a 96 anni, in Svizzera. Luogo di pellegrinaggio è pure il Castello Peleş di Sinaia, nei Carpazi Meridionali, ex residenza estiva dei re di Romania.
Roxana Vasile, 08.12.2017, 12:27
Le parole pronunciate al microfono dalle persone che hanno voluto rendere un omaggio alla personalità dell’ex monarca esprimono la loro emozione:
“In piano personale, sento di perdere l’ultimo legame con i miei nonni, che hanno combattuto accanto a Sua Maestà, e dal punto di vista storico questa perdita è enorme. Mi hanno sempre impressionato la grazia, l’eleganza e la chiarezza con la quale utilizzava la lingua romena, anche dopo tanti anni di esilio.”
“Che riposti in pace e che vegli, da là sopra, sulla Romania e sui romeni che ha amato con tutto il suo cuore.”
“Siamo venuti ad accendere delle candele per il Re. È stato un uomo molto buono.”
“Gli ringraziamo per tutto quello che ha fatto per la Romania.”
Michele I è commemorato nelle chiese romene tramite messe speciali organizzate ogni giorno, ma anche in Svizzera, dove si svolgono cerimonie fino a mercoledì 13 dicembre, quando la bara con la sua salma sarà portata al Castello Peleş. I funerali si svolgeranno per più giorni, mentre il seppellimento vero e proprio avrà luogo sabato 16 dicembre. Re Michele I riposerà per sempre nella Nuova Cattedrale di Curtea de Argeş, necropoli reale nel sud della Romania, accanto a sua moglie Anna di Borbone-Parma.
Circa 100 personalità di tutto il mondo, tra cui capi di stato e di governo e membri di alcune famiglie reali, potrebbero arrivare in Romania per congedarsi da colui il cui destino tragico si è intrecciato con quello del Paese che ha amato fino al suo ultimo momento di vita, come diceva la Principessa Margherita, Custode della Corona di Romania, la primogenita delle cinque figlie della coppia reale: “Nella sua lunga vita, il quarto re di Romania ha trovato sostegno nella fede, nella speranza e nella pazienza. In tutte le circostanze, ha risposto con giustizia e, quando è stato possibile, con perdono. Sono sicura che, in futuro, i romeni resteranno attaccati alla Corona, uniti nella coscienza e nell’azione per la prosperità nazionale, nel contesto dell’Unione Europea e dell’Alleanza Nord-Atlantica.”
Lunedì, le Camere riunite del Parlamento romeno renderanno omaggio alla personalità di Re Michele nell’ambito di una seduta solenne, mentre il 14, il 15 e il 16 dicembre saranno giorni di lutto nazionale. Michele I resterà il più longevo monarca di Romania, vivendo 96 sui 151 anni della Dinastia Nazionale; tramite una sua decisione, che gli storici definiscono storica, la Seconda Guerra Mondiale è stata accorciata di mezzo anno in Europa; il suo esilio, in seguito all’abdicazione forzata imposta ulteriormente dai comunisti, è durato quasi cinque decenni. (tr. G.P.)