Romania, crescita economica record
La Romania ha registrato nel terzo trimestre di quest’anno il più significativo avanzo del Prodotto Interno Lordo (PIB) tra i 28 stati membri dell’UE, dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2016, lo rilevano i dati dell’Eurostat. Inoltre, la Romania ha registrato la maggiore crescita, del 2,6%, nel terzo trimestre del 2017, rispetto al precedente.
Mihai Pelin, 15.11.2017, 13:55
La Romania ha registrato nel terzo trimestre di quest’anno il più significativo avanzo del Prodotto Interno Lordo (PIB) tra i 28 stati membri dell’UE, dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2016, lo rilevano i dati dell’Eurostat. Inoltre, la Romania ha registrato la maggiore crescita, del 2,6%, nel terzo trimestre del 2017, rispetto al precedente.
Il premier Mihai Tudose dà assicurazioni che questa crescita economica spettacolare è sostenibile. Su una delle reti sociali, il capo del Governo scrive che, sebbene attualmente la Romania abbia un numero di impiegati e tempo pieno più o meno uguale a quello del 2008, il Prodotto Interno Lordo è maggiore di 71 miliardi di euro rispetto a quello del 2008.
Gli esperti di economia non sono però convinti che questo ritmo di crescita economica si mantenga. L’analista Aurelian Dochia ha parlato del pericolo di aumento dell’inflazione e degli interessi, che potrebbe rallentare fortemente la crescita economica. Aurelian Dochia: È poco probabile che il ritmo di crescita si possa mantenere a questo livello anche nel 2018. Senza dubbio, alcuni degli aspetti che non sembrano ora preoccupanti, ma normali, potrebbero cambiare l’anno prossimo. Una delle principali preoccupazioni mi sembra legata al deficit di bilancio. Dobbiamo tener presente che esistono indici come, ad esempio, il tasso di interesse che cominciano ad aumentare rapidamente e l’inflazione ha già superato il livello anticipato dalla Banca Centrale. Questo determina anche alcune pressioni sul tasso di cambio che destano preoccupazione.
La crescita economica oltre le attese è benvenuta, perché i romeni possono sperare che, in questo modo, diminuiscano i divari storici rispetto agli stati più sviluppati dell’Europa occidentale, ha affermato il consulente di strategia della Banca Centrale, Adrian Vasilescu. Egli ha attirato però l’attenzione sul livello alto delle importazioni: Chi critica la crescita economica dice che è una crescita economica basata sul consumo, però ogni crescita si basa sul consumo. Il problema è diverso, abbiamo una crescita economica basata sul consumo di prodotti soprattutto importati. Ed è qui che devono cambiare le cose, perché se continua questa crescita determinata da un grande consumo di roba importata non sarà benefica.
La crescita dell’economia romena è l’unica via per migliorare il tenore di vita, afferma pure il ministro delle Finanze, Ionuț Mișa. Egli ha precisato che la Romania si piazza attualmente tra le più dinamiche economie dell’UE, e la direzione di sviluppo è apprezzata dagli investitori e dalle istituzioni internazionali. (tr. G.P.)