Opinioni sulle leggi della giustizia
I commentatori anticipano un autunno scottante a Bucarest e definiscono già la marcia di domenica l’inizio della seconda ondata di proteste contro il governo, dopo quella avvenuta all’inizio dell’anno. Allora, il tentativo dell’Esecutivo PSD-ALDE di modificare i Codici Penali, tramite ordinanza d’urgenza aveva fatto scendere in piazza centinaia di migliaia di manifestanti nella più ampia manifestazione di protesta mai avvenuta nella Romania post-comunista. Loro accusavano il Potere di cercare si esonerare dalla responsabilità penale persone influenti della politica e dell’amministrazione, accusate di atti di corruzione.
Bogdan Matei, 07.11.2017, 12:54
I commentatori anticipano un autunno scottante a Bucarest e definiscono già la marcia di domenica l’inizio della seconda ondata di proteste contro il governo, dopo quella avvenuta all’inizio dell’anno. Allora, il tentativo dell’Esecutivo PSD-ALDE di modificare i Codici Penali, tramite ordinanza d’urgenza aveva fatto scendere in piazza centinaia di migliaia di manifestanti nella più ampia manifestazione di protesta mai avvenuta nella Romania post-comunista. Loro accusavano il Potere di cercare si esonerare dalla responsabilità penale persone influenti della politica e dell’amministrazione, accusate di atti di corruzione.
Ora, i manifestanti temono un nuovo tentativo di subordinare la giustizia alla politica, con il passaggio dell’Ispezione Giudiziaria dal CSM al Ministero della Giustizia e con l’esclusione del presidente Klaus Iohannis dalle procedure di nomina dei capi delle Procure Generale, anticorruzione e antimafia. Il socialdemocratico Florin Iordache, vicepresidente della Camera dei Deputati, dimissionario dal ministero della Giustizia dopo le proteste dello scorso inverno, afferma che le nuove manifestazioni siano ingiustificate e che i timori dei protestatari siano privi di oggetto. Florin Iordache: Dal mio punto di vista, le sollecitazioni della piazza le abbiamo appena inserite nella legge. O c’è una grande disinformazione, o chi protesta non conosce le leggi; a proposito dei due problemi invocati: per quanto riguarda la nomina e la revoca dei procuratori, abbiamo menzionato che il presidente sarà quello che firma per ultimo, mentre per quanto riguarda l’Ispezione Giudiziaria, abbiamo deciso che sarà un’istituzione indipendente. Quindi, ripeto, chi protesta dovrebbe dare un’occhiata anche alle leggi.”
L’opposizione di destra ha annunciato di sostenere la partecipazione dei suoi membri e sostenitori alle manifestazioni organizzate dalla società civile. Sebbene abbia certi problemi di immagine a causa dei dossier di corruzione di alcuni suoi leader importanti, il PNL si dichiara solidale con le manifestazioni di piazza per l’indipendenza della giustizia e la continuazione della lotta alla corruzione. Il leader liberale Ludovic Orban: Certo, abbiamo esortato i sostenitori e i membri del partito a partecipare a queste forme di protesta, perché la posizione del PNL è simile a quella espressa dai cittadini romeni che hanno partecipato a queste manifestazioni. Inoltre, consideriamo che le manifestazioni pubbliche, le marce, le dimostrazioni siano necessarie, perché solo a livello parlamentare, considerata l’aritmetica parlamentare, è molto difficile per noi impedire l’adozione delle misure nocive del partito al governo.”
D’altra parte, immune alle poste in gioco politiche romene, il presidente della Corte di Giustizia dell’UE, Koen Lenaerts, ha dichiarato, lunedì, a Bucarest che il reato di abuso d’ufficio non dovrebbe dipendere dal valore dei danni recati. Egli ha smentito così l’affermazione del deputato Iordache, il quale aveva dichiarato che una soglia, che ha definito modica, di 19 mila lei, cioè inferiore ai 5000 euro, non disturberebbe nessuno. (tr. G.P.)