Il Festival Nazionale di Teatro
Con una media di 9 spettacoli al giorno, 91 repliche in 11 giorni e 7 mostre, cui si aggiungono 25 presentazioni di libri, l’attuale edizione del Festival Nazionale di Teatro è la più ampia nella storia di questo fenomeno culturale, noto sia al pubblico romeno, che oltreconfine.
Roxana Vasile, 26.10.2017, 12:36
Con una media di 9 spettacoli al giorno, 91 repliche in 11 giorni e 7 mostre, cui si aggiungono 25 presentazioni di libri, l’attuale edizione del Festival Nazionale di Teatro è la più ampia nella storia di questo fenomeno culturale, noto sia al pubblico romeno, che oltreconfine.
Che cosa caratterizza l’edizione di quest’anno? La direttrice artistica Marina Constantinescu: Credo che il numero più grande che mai di spettacoli importanti, spettacoli segno, sia per la direzione estetica di alcuni registi, che per le preoccupazioni di certi direttori, per le ricerche di alcuni artisti… Ci sono molti spettacoli ben diversi come approccio, testo, tematica, tendenze e direzioni. Ci sono molti gioielli, da spettacoli piccolissimi, a spettacoli ampi. Secondo me, è una sfida non solo per la gente di teatro, ma anche per il pubblico di Bucarest che, come mai, ha acquistato biglietti a molti spettacoli che si svolgono in altre città.”
Alle produzioni arrivate a Bucarest da tutto il Paese si aggiungono quelle straniere invitate. In apertura, il 20 ottobre, è stato presentato lo spettacolo-evento “Hamlet/Collage”, tratto da William Shakespeare, con la regia del canadese Robert Lepage, uno spettacolo del Teatro di Stato delle Nazioni di Mosca. La messinscena proposta da Lepage è stata del tutto inaspettata: il regista ha affidato 12 ruoli dei testi di Shakespeare ad un unico attore – Evgeny Mironov, in uno spettacolo che ha beneficiato di una scenotecnica impressionante.
Lo spettacolo ha impressionato l’uomo di teatro Emil Boroghină, che organizza anche lui un festival shakespeariano, a Craiova (sud): È uno spettacolo che sarà difficile dimenticare e sono proprio contento che Marina Constantinescu sia riuscita a portarlo. Cosa posso dirvi? Che Peter Brook, il patriarca della regia mondiale, ha dichiarato che Robert Lepage è il genio della regia mondiale contemporanea e, quando Peter Brook afferma una cosa del genere, vuol dire che così è. È molto difficile sfiorare il livello al quale è arrivato Robert Lepage.”
Victor Rebengiuc è considerato una personalità di spicco della cultura romena, un modello esemplare nel suo lavoro, sul palcoscenico e nella vita privata e l’attuale edizione del Festival Nazionale di Teatro gli è dedicata. Il regista Mircea Cornişteanu ha parlato del noto attore: Attualmente, credo sia il patriarca del teatro romeno. Per fortuna, a 84 anni, sta molto bene, è come a ogni altra età. È molto impegnato, adesso interpreta nello spettacolo “Il re muore”, una pièce molto impegnativa. Purtroppo, abbiamo alcuni grandi attori ai quali non è stata mai dedicata nessun’edizione di festival. Secondo me, è importante sia per loro, che per il pubblico e per tutti i romeni, che si sappia che abbiamo ancora grandi valori tra di noi.”
Attraverso il teatro si può cambiare l’atteggiamento nei confronti del mondo — dice l’Unione Nazionale di Teatro UNITER, organizzatrice del Festival, che ha lanciato agli spettatori un appello a sostenere una campagna di raccolta di fondi per la costruzione di una clinica oncologica pediatrica a Bucarest. (tr. G.P.)