L’istituzione della Procura Europea
“I delinquenti ignorano le frontiere ed è arrivato il momento di fermarli, offrendo ai procuratori gli strumenti che mancavano per contrastarli anche oltre confine” — hanno riassunto i commissari europei per la giustizia, Vera Jourova, e per il bilancio, Günther Oettinger, le ragioni della creazione di una Procura europea. Argomento di negoziati già dal 2013 e lanciata con il voto di giovedì, nel Parlamento Europeo, la nuova istituzione diventerà operativa nel 2020 e sarà specializzata nell’investigazione dei reati finanziari, tra cui le frodi con sovvenzioni europee.
Bogdan Matei, 06.10.2017, 13:49
La nuova Procura avrà competenze in 20 stati membri dell’UE, tra cui anche la Romania. Paesi grandi, come la Germania e la Francia, oppure piccoli, come gli stati baltici, del sud come il Portogallo o del nord come la Finlandia, i 20 stati hanno concordato di partecipare ad una cosiddetta cooperazione consolidata” nel contrasto delle frodi. Altri Paesi membri, come Olanda, Svezia o Ungheria, si sono detti reticenti alla creazione di una nuova istituzione, ma non hanno escluso che in futuro si affianchino pure essi all’iniziativa.
Concretamente, la Procura Europea avrà una sede centrale a Lussemburgo, dove lavoreranno procuratori inviati dagli stati partecipanti, e uffici decentrati in ognuno di essi. Il progetto votato dagli eurodeputati non prevede anche la creazione di tribunali penali comunitari, perciò gli autori delle frodi scoperte dagli inquirenti comunitari saranno deferiti a tribunali nazionali.
Già procuratore e ministro della Giustizia a Bucarest, l’attuale eurodeputata Monica Macovei, il cui nome è legato alla creazione dell’ormai famosa Direzione Nazionale Anticorruzione romena, è stata una delle promotrici più insistenti della creazione della nuova Procura Europea. Grazie ad esso, dice Monica Macovei, la frode con denaro europeo sarà indagata meglio e più velocemente”. Stando alla Macovei, il procuratore europeo raccoglierà prove da ciascuno stato membro coinvolto nella frode transfrontaliera. Ad esempio, per perquisizioni in Romania sarà osservata la legge romena, per intercettazioni in Germania — la legge tedesca, per ascolti o altre indagini in altri Paesi sarà rispettata la legge dei rispettivi stati membri. Tutte queste prove ottenute in diversi stati saranno però, accettate e ritenute valide dal tribunale che si dovrà pronunciare nel dossier. Nei casi di condanna, in seguito alle inchieste del procuratore europeo, saranno confiscati i soldi rubati dalle nostre tasche” — aggiunge ancora l’eurodeputata romena, ricordano che il valore delle frodi nell’UE ammonta a 500 milioni di euro all’anno. Inoltre, come anche altri esponenti dell’esecutivo comunitario e politici degli stati membri, Monica Macovei sostiene l’estensione delle competenze della futura Procura al contrasto di altre minacce gravi all’intera Europa — il terrorismo e la criminalità organizzata. (tr. G.P.)