Cooperazione Romania – Bulgaria – Grecia – Serbia
Tramite azioni congiunte possiamo diventare un esempio di pace, stabilità e prosperità — è l’essenza del messaggio trasmesso martedì, in occasione della riunione al vertice fra Romania, Bulgaria, Grecia e Serbia. Il vertice si è svolto a Varna, in Bulgaria, dove i premier romeno – Mihai Tudose, bulgaro – Boiko Borisov e greco – Alexis Tsipras, accanto al presidente serbo – Aleksandar Vučić hanno discusso della cooperazione bilaterale e regionale. Stando al capo del governo di Sofia, i quattro Paesi formeranno un gruppo che si coordinerà e la cui voce si farà sentire molto meglio a livello europeo. Il presidente serbo è del parere, che i quattro Paesi possano fare molte cose insieme per il benessere dei propri cittadini. Anche il premier greco considera che questo gruppo possa svolgere un ruolo fondamentale per la stabilità e la pace nell’intera zona balcanica.
Roxana Vasile, 04.10.2017, 13:26
Tramite azioni congiunte possiamo diventare un esempio di pace, stabilità e prosperità — è l’essenza del messaggio trasmesso martedì, in occasione della riunione al vertice fra Romania, Bulgaria, Grecia e Serbia. Il vertice si è svolto a Varna, in Bulgaria, dove i premier romeno – Mihai Tudose, bulgaro – Boiko Borisov e greco – Alexis Tsipras, accanto al presidente serbo – Aleksandar Vučić hanno discusso della cooperazione bilaterale e regionale. Stando al capo del governo di Sofia, i quattro Paesi formeranno un gruppo che si coordinerà e la cui voce si farà sentire molto meglio a livello europeo. Il presidente serbo è del parere, che i quattro Paesi possano fare molte cose insieme per il benessere dei propri cittadini. Anche il premier greco considera che questo gruppo possa svolgere un ruolo fondamentale per la stabilità e la pace nell’intera zona balcanica.
Il capo dell’Esecutivo di Bucarest afferma che Romania, Grecia, Bulgaria e Serbia hanno un partenariato molto pragmatico e, fino al prossimo incontro che si organizzerà a Belgrado, vogliono raggiungere obiettivi concreti. Mihai Tudose: C’è bisogno di coordinamento, perché parliamo di progetti comuni di infrastruttura. Ma abbiamo anche progetti nazionali, e il coordinamento tra i progetti nazionali è altrettanto importante per sviluppare una rete ad un livello più basso di quelle internazionali, i grandi corridoi europei, che permettano scambi economici più piccoli che, infatti, costituiscono la base quotidiana delle comunità che vivono al confine.”
Prima dell’incontro a quattro, i premier romeno e bulgaro hanno partecipato all’inaugurazione di un nuovo valico di confine fra Romania e Bulgaria – Lipniţa-Kainardja. Il valico di confine adempie ai criteri Schengen, lo spazio di libera circolazione al quale entrambi i Paesi sperano di aderire entro un anno al massimo, nel contesto in cui offrono all’UE una delle frontiere più sicure.
L’inaugurazione del valico Lipniţa-Kainardja vuole essere un inizio di buon augurio dei colloqui bilaterali tra Mihai Tudose e Boiko Borisov, nell’ambito dei quali si è stabilito un meccanismo permanente di lavoro che include incontri mensili bilaterali. I colloqui tra i due hanno puntato su progetti di interconnessione nei settori economico, energetico e dei trasporti, di modo che le economie di entrambi gli stati diventino competitive nell’Unione Europea.
È stato firmato anche un contratto di assistenza energetica in tempo reale, utilizzando le riserve disponibili, senza che la Romania o la Bulgaria mettano in pericolo i propri sistemi energetici nazionali. I provvedimenti del documento saranno applicati solo in caso di emergenza. Nuovamente, Mihai Tudose: “Ciascuno dei due Paesi può essere una rete di sicurezza per l’altro in caso di necessità, di collasso energetico in uno dei Paesi. È un atto molto importante e dice molto su come vediamo noi la collaborazione in questo settore.”
Al capitolo “desideri” si annovera la costruzione di un nuovo ponte sul Danubio e di una superstrada che colleghi Sofia a Bucarest. (tr. G.P.)