Cosa hanno portato le elezioni in Germania?
Lo shock delle elezioni politche, affermano gli analisti, e lingresso nel Parlamento dei radicali di destra, dellAlternativa per la Germania, col 12,6% dei voti, più di quanto stimato dai sondaggi demoscopici. Stando ai risultati definitivi, i conservatori hanno ottenuto il 33% dei suffragi, coll8,5% in meno rispetto allo scrutinio del 2013, mentre i socialdemocratici il 20,5%, col 5,2% in meno.
Bogdan Matei, 25.09.2017, 16:16
Lo shock delle elezioni politche, affermano gli analisti, e lingresso nel Parlamento dei radicali di destra, dellAlternativa per la Germania, col 12,6% dei voti, più di quanto stimato dai sondaggi demoscopici. Stando ai risultati definitivi, i conservatori hanno ottenuto il 33% dei suffragi, coll8,5% in meno rispetto allo scrutinio del 2013, mentre i socialdemocratici il 20,5%, col 5,2% in meno.
Il partito della cancelliera Angela Merkel resta il più importante nel Paese, ma a queste politiche i democristiani hanno ottenuto la più bassa percentuale dal 1949 ad oggi. Dal canto loro, i socialisti di Martin Schultz restano al secondo posto, ma con la più bassa percentuale della loro storia. Sono entrati nel nuovo Parlamento anche i liberali, con 10 punti percentuali, la sinistra radicale e i verdi, con circa il 9% ciascuno. Stando allinviato speciale di Radio Romania a Berlino, Angela Merkel ha il quarto mandato di cancelliera in tasca, ma non lo può esercitare che in testa ad un governo di coalizione, e la sua formazione sarà difficile da negoziare.
La Merkel ha escluso la variante di un governo di minoranza. Non e più una certezza neanche il mantenimento della cosiddetta grande coalizione con la sinistra moderata. Il leader socialista Martin Schultz crede che la percentuale insolitamente bassa ottenuta dal suo partito sia proprio un segnale lanciato dagli elettori che non vogliono più una coalizione governativa con i conservatori.
Lapparizione della destra radicale nel Legislativo tedesco sembra già provocare angoscia. Centinaia di persone hanno protestato ieri sera a Berlino, dove hanno scandito “fuori i nazisti!” e “il razzismo non e una soluzione!”. Il Paese si confronta adesso, con lingresso nel Parlamento della destra nazionalista, con la maggiore sfida dalla nascita della Repubblica Federale, nel 1949 – valuta, in un comunicato, il Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania.
“Il centro della politica tedesca si trova sotto lassalto degli estremi. LAlternativa per la Germania sfrutterà questa ondata di malcontento pubblico, che non e legato esclusivamente alla questione dei migranti, e, innanzittutto, dellondata di rifugiati che sono giunti in Germania nel 2014-2015, bensi al modo in cui funziona sia la Germania, che lEuropa in questo momento”, ha spiegato per lesperto di relazioni internazionali Andrei Ţărnea.
A livello europeo, notano gli analisti, la Germania era tra gli ultimi Paesi membri dellUnione in cui gli estremisti e i populisti di destra non erano ancora entrati nel Parlamento nazionale. Del resto, i leader dellestrema destra in Francia, Marie Le Pen, e in Olanda, Geert Wilders, con lo stesso discorso antieuropeo e antimigrazione, sono stati tra i primi ad essersi congratulati con i partner dellAlternativa per la Germania. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato, invece, di aver chiamato Angela Merkel per congratularsi con lei per la rielezione e per esprimere la decisione a continuare la cooperazione franco-tedesca, essenziale per i due Paesi e per lEuropa. (traduzione di Adina Vasile)