20 anni di partenariato strategico romeno-americano
Allacciati nel 1880, i rapporti diplomatici con gli USA sono stati interrotti nel 1941, ripresi nel 1946 e arrivati a livello di ambasciata nel 1964. Nel 1993, la Romania beneficiava da parte degli USA della “clausola della nazione più favorita”, mentre dieci anni dopo, Washington le assegnava lo statuto di “economia di mercato”. Il partenariato strategico tra i due stati è stato avviato l’11 luglio 1997, in occasione della visita a Bucarest dell’allora presidente americano, Bill Clinton, il quale è stato un punto di riferimento fondamentale per la politica estera romena e un efficace sostegno all’impegno interno nella riforma politica, economica, militare e amministrativa.
Mihai Pelin, 13.09.2017, 13:00
Allacciati nel 1880, i rapporti diplomatici con gli USA sono stati interrotti nel 1941, ripresi nel 1946 e arrivati a livello di ambasciata nel 1964. Nel 1993, la Romania beneficiava da parte degli USA della “clausola della nazione più favorita”, mentre dieci anni dopo, Washington le assegnava lo statuto di “economia di mercato”. Il partenariato strategico tra i due stati è stato avviato l’11 luglio 1997, in occasione della visita a Bucarest dell’allora presidente americano, Bill Clinton, il quale è stato un punto di riferimento fondamentale per la politica estera romena e un efficace sostegno all’impegno interno nella riforma politica, economica, militare e amministrativa.
La classe politica romena ha salutato all’unisono l’anniversario dei vent’anni dalla firma del Partenariato strategico con gli USA, celebrato martedì al Senato. Ciò rappresenta un riconoscimento della vocazione della Romania di partecipare accanto agli USA alla promozione in tutto il mondo di un quadro di sicurezza stabile e favorevole alla cultura della libertà, al dominio della legge, alla democrazia rappresentativa e al mercato libero — si legge nel testo della dichiarazione adottata, letta dal presidente del Senato, Călin Popescu Tăriceanu. Egli ha parlato anche del contributo che gli ex presidenti della Romania, Emil Constantinescu e Traian Băsescu, ma anche gli altri leader politici, hanno avuto nella firma e nel consolidamento del Partenariato. Călin Popescu Tăriceanu: La Romania si trovava allora in una zona grigia dalla quale il Partenariato strategico con gli USA ha avuto il ruolo di sollevarla e di ricollocarla definitivamente tra le nazioni democratiche e libere, affinché possa permettersi di raggiungere ulteriormente l’altro obiettivo strategico: l’adesione all’UE.
Presente all’evento, l’ex presidente della Romania, Emil Constantinescu, ha ricordato la fiducia che gli USA hanno concesso alla Romania in quel momento: Che cosa non avevamo 20 anni fa e che cosa abbiamo guadagnato? Abbiamo guadagnato la garanzia della sicurezza nazionale da parte della prima potenza militare del mondo la cui credibilità si basa sulla difesa degli alleati di fronte a qualsiasi aggressione esterna. Che cosa avevamo e abbiamo perso? Abbiamo perso la solidarietà nazionale e ciò è successo, in maniera quasi inspiegabile, dopo l’integrazione nella NATO e nell’UE.
La celebrazione di due decenni di Partenariato strategico con gli USA rappresenta un gesto politico corretto e necessario — ha sottolineato un altro ex presidente della Romania, Traian Băsescu: Questo documento ufficiale dei due stati viene invocato ogni volta che ci sono riunioni al vertice, perché questa decisione politica è al di sopra di tutti gli accordi che abbiamo con gli USA e viene tramandata da un presidente all’altro, da un’amministrazione all’altra, da un parlamento americano all’altro. La dichiarazione è stata adottata all’unanimità dal Senato. (tr. G.P.)