Dai fondi europei, ai lavoratori distaccati
L’assorbimento dei fondi europeo è stato il principale tema dei colloqui svolti a Bucarest dalla rappresentante della Romania nella Commissione Europea, Corina Creţu, commissaria per le Politiche Regionali. Dopo gli incontri con il premier Mihai Tudose, col presidente del Senato, Călin Popescu Tăriceanu e con quello della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea, Corina Creţu ha dichiarato che la Romania ha grandi chance di registrare, entro la fine dell’anno, un tasso di assorbimento di un miliardo di euro dai fondi di sviluppo e di coesione. Nel contesto, la commissaria europea ha discusso con i responsabili di Bucarest sui passi da seguire per un migliore assorbimento dei fondi europei, un capitolo al quale la Romania non ha mai eccelso dopo l’adesione all’UE, nel 2007.
Florentin Căpitănescu, 08.09.2017, 13:15
L’assorbimento dei fondi europeo è stato il principale tema dei colloqui svolti a Bucarest dalla rappresentante della Romania nella Commissione Europea, Corina Creţu, commissaria per le Politiche Regionali. Dopo gli incontri con il premier Mihai Tudose, col presidente del Senato, Călin Popescu Tăriceanu e con quello della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea, Corina Creţu ha dichiarato che la Romania ha grandi chance di registrare, entro la fine dell’anno, un tasso di assorbimento di un miliardo di euro dai fondi di sviluppo e di coesione. Nel contesto, la commissaria europea ha discusso con i responsabili di Bucarest sui passi da seguire per un migliore assorbimento dei fondi europei, un capitolo al quale la Romania non ha mai eccelso dopo l’adesione all’UE, nel 2007.
Allo stesso tempo, Corina Creţu ha ammonito sul ritmo lento di preparazione e implementazione dei progetti, soprattutto in alcuni settori, come i trasporti, la gestione dei rifiuti, gli acquisti pubblici e l’infrastruttura per la ricerca. La commissaria europea ha offerto alcune cifre: “Sono state accreditate tutte le autorità (nazionali, n. red) di gestione e controllo per il budget di 23 miliardi di euro stanziato alla Romania nel periodo di programmazione 2014 – 2020. Durante l’estate, la Commissione ha già rimborsato 95 milioni per iniziative, PMI e assistenza tecnica e stiamo ancora analizzando fatture, cioè richieste di pagamento, per un valore di 350 milioni di euro, che saranno saldate il prima possibile.”
Corina Creţu ha svolto colloqui anche con i cittadini, alla presenza del presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Karl-Heinz Lambertz. Quest’ultimo ha accennato alla mobilità dei lavoratori all’interno dell’Unione ed ha precisato che bisogna individuare una soluzione alla disoccupazione con cui si confrontano molti Paesi europei. Karl-Heinz Lambertz si è detto esplicitamente a favore del cambiamento della direttiva sul distaccamento, che permette ai lavoratori di svolgere la loro attività in un altro Paese comunitario, in condizioni spesso criticabili — sostiene l’esponente europeo.
“Non sono convinto che la migliore soluzione di coesione sia quella di effettuare un ampio trasferimento di lavoratori da un Paese all’altro”, ha aggiunto ancora Lambertz. Per quanto riguarda la direttiva sul distaccamento, di cambiamento ha parlato pure il presidente della Romania, Klaus Iohannis, durante la recente visita effettuata a Bucarest dal suo omologo francese, Emmanuel Macron. Allora, il capo dello Stato romeno ha detto che c’è bisogno di un controllo più efficace e di una collaborazione più intensa ed integrata fra i sistemi sociali di tutti i Paesi dell’Unione. (tr. G.P.)