I primi suoni del Festival Enescu
Fino al 24 settembre, a Bucarest e in altre sette grandi città romene, più di tre mila dei più apprezzati musicisti romeni e stranieri eseguiscono oltre 80 concerti nell’ambito dell’ormai famoso Festival Internazionale George Enescu. Il presidente onorario dell’attuale edizione è il celebre direttore d’orchestra Zubin Mehta, mentre quello artistico è sempre un direttore d’orchestra, Vladimir Jurowski. L’opera Oedip del compositore romeno ha inaugurato l’attuale edizione del Festival, in uno spettacolo ritenuto da un altro virtuoso della bacchetta, Lawrence Foster, di una “perfezione assoluta.”
Bogdan Matei, 04.09.2017, 13:02
Fino al 24 settembre, a Bucarest e in altre sette grandi città romene, più di tre mila dei più apprezzati musicisti romeni e stranieri eseguiscono oltre 80 concerti nell’ambito dell’ormai famoso Festival Internazionale George Enescu. Il presidente onorario dell’attuale edizione è il celebre direttore d’orchestra Zubin Mehta, mentre quello artistico è sempre un direttore d’orchestra, Vladimir Jurowski. L’opera Oedip del compositore romeno ha inaugurato l’attuale edizione del Festival, in uno spettacolo ritenuto da un altro virtuoso della bacchetta, Lawrence Foster, di una “perfezione assoluta.”
Questa settimana suoneranno l’Orchestra Nazionale Russa, sotto la bacchetta di Mikhail Pletnev e del romeno Horia Andreescu, l’Orchestra della Filarmonica Ceca, l’Orchestra Giovanile Romena, Pittsburgh Simphony Orchestra e l’Orchestra da Camera di Lausanne, che avrà come solista Mihai Ritivoiu, vincitore, nel 2011, del Concorso Internazionale George Enescu.
Il direttore esecutivo del Festival, Mihai Constantinescu, ha dichiarato a Radio Romania: È un programma molto difficile, molto ampio, un programma che, secondo me, pochi di voi potranno seguire dall’inizio alla fine. Ci sono concerti per tutti i tipi di pubblico, aspettiamo molti giovani, nella serie speciale introdotta da Vladimir Jurovski per la prima volta in questo festival, la musica del XXI secolo, con musiche di compositori di spicco, suonate sui maggiori palcoscenici del mondo; saranno interpretate in questa edizione da orchestre romene, assieme a direttori d’orchestra e solisti stranieri, è un abbinamento ottimo per la musica romena, perché anche le orchestre romene avranno la possibilità, offerta dal festival, di presentare opere moderne, di ogni genere, musica di avanguardia, musica da film, sinfonie, suite, musica elettronica e sono molto contento e ringrazio le orchestre di Cluj, Timişoara, Bacău, Iaşi, Camerata Reale, Ploieşti, Sibiu, che hanno accettato la nostra proposta di interpretare queste opere a casa loro e al nostro festival.
La Società Romena di Radiodiffusione è l’unica istituzione mass-media del Paese che trasmette in diretta tutti i concerti del Festival Enescu, tramite le emittenti Radio Romania Musicale e Radio Romania Culturale. Organizzato per la prima volta nel 1958, il Festival George Enescu è stato cancellato dal regime comunista nel 1971, però è stato ripreso dopo il crollo del comunismo, nel 1989. Da allora, si svolge ogni due anni. Ritenuto la più importante personalità della musica romena, il celebre compositore, nato nel 1881, è stato molto vicino alla Casa Reale e uno dei nomi più famosi dell’esilio postbellico. Dopo l’insediamento della dittatura comunista, si è stabilito definitivamente a Parigi, dove si è spento nel 1955. (tr. G.P.)