Misure economico-sociali decise dal Governo
Il governo di coalizione PSD-ALDE di Bucarest ha approvato giovedì una normativa che prevede il versamento dei contributi sanitari e previdenziali per i contratti di lavoro a tempo parziale al livello del salario minimo. Ne faranno eccezione gli studenti, gli alunni, le persone disabili e i pensionati, per i quali i datori di lavoro continueranno a pagare i contributi al livello del salario stabilito nel contratto part-time. La decisione non interessa neanche le persone i cui redditi complessivi arrivano al livello del salario minimo lordo nazionale.
Roxana Vasile, 21.07.2017, 11:38
Il governo di coalizione PSD-ALDE di Bucarest ha approvato giovedì una normativa che prevede il versamento dei contributi sanitari e previdenziali per i contratti di lavoro a tempo parziale al livello del salario minimo. Ne faranno eccezione gli studenti, gli alunni, le persone disabili e i pensionati, per i quali i datori di lavoro continueranno a pagare i contributi al livello del salario stabilito nel contratto part-time. La decisione non interessa neanche le persone i cui redditi complessivi arrivano al livello del salario minimo lordo nazionale.
Le nuove regole completano il Codice Fiscale e saranno applicate a partire dai redditi incassati ad agosto. Le misure sono volte a limitare le situzioni tramite cui si tenta di evitare la tassazione, ha precisato il premier socialdemocratico Mihai Tudose: Era diventata una pratica e lo è ancora oggi: tenere il dipendente a contratto a tempo parziale, con quattro, cinque o due ore, e pagare in nero la differenza rimanente fino al livello del salario minimo, eludendo lo stato.
Sempre giovedì, il Governo di Bucarest ha adottato un decreto che blocca le assunzioni nell’amministrazione pubblica fino alla fine dell’anno. I provvedimenti non sono applicabili nel settore sanità e istruzione. Di nuovo Mihai Tudose: Non licenziamo nessuno, però si farà un inventario molto chiaro di coloro che lavorano oggi per e allo stato. Dovrebbero lavorare sia allo stato, ma anche per lo stato e per il cittadino. E renderemo più efficace il loro atto amministrativo e, praticamente, l’efficacia delle strutture che rappresentano.
Neanche i romeni all’estero sono stati dimenticati dal Governo di Bucarest, che ha modificato la procedura per la concessione dei finanziamenti nonrimborsabili volti ad appoggiare la loro attività. Precisamente, oltre al miglioramento e alla flessibilizzazione del sistema di finanziamento, potranno essere otttenuti dei fondi anche per i progetti destinati a mantenere i legami dei romeni all’estero con il Paese e a promuovere i loro interessi.
Particolari dal ministro per i romeni nel mondo, Andreea Pastarnac: I fondi stanziati potranno essere giustificati in maniera meno burocratica, in base al raggiungimento degli obiettivi strategici. Inoltre, un altro elemento di novità è la possibilità di stabilire delle priorità geografiche e tematiche multiannue, e speriamo che in questo modo le comunità romene, che stanno compiendo degli sforzi enormi per conservare e consolidare gli elementi identitari, potranno diventare un beneficiario della strategia e del finanziamento del Governo romeno.
Ai romeni che vogliono lavorare, studiare e vivere all’estero, l’esecutivo ha destinato anche una campagna di informazione che, a partire dal mese prossimo, si propone di portare alla ribalta i diritti, ma anche i rischi che corrono quando decidono di andare in un altro Paese.