Il laser di Măgurele, un’opportunità per la scienza
A Măgurele, nei pressi di Bucarest, iniziano i test con il futuro laser di grande potenza – il sistema Extreme Light Infrastructure, di 10 petawatt (il petawatt è un multiplo del watt, pari a 10 alla potenza di 15 watt). In un programma della emittente radio pubblica, realizzato, per la prima volta, all’Istituto di Fisica e Ingegneria Nucleare “Horia Hulubei”, il direttore di questa istituzione, Nicolae Zamfir, ha stimato che gli esperimenti potrebbero iniziare a gennaio 2019. Fino allora, però, sono in corso lavori di montaggio dell’apparecchiatura e si sta formando l’equipe. Nicolae Zamfir: Diciamo che siamo arrivati alla seconda tappa. La prima è stata quella in cui abbiamo ottenuto l’edificio, le costruzioni. Nella seconda dobbiamo iniziare a installare sia gli equipaggiamenti, il laser di grande potenza e il sistema Gamma, sia gli arrangiamenti sperimentali. Nella terza tappa saranno effettuati i test, messi in funzione gli equipaggiamenti, per poter iniziare poi la fase operativa.”
Roxana Vasile, 08.06.2017, 14:15
Il lavoro a quello che sarà il maggiore laser del mondo è un lavoro di equipe. Un’equipe alla quale, affascinati dalle possibilità offerte dalla scienza, hanno confermato la partecipazione ricercatori di tutto il mondo. Il direttore dell’Istituto “Horia Hulubei”, Nicolae Zamfir: Oltre a preparare gli equipaggiamenti, gli esperimenti, l’equipe, le regole interne e l’adeguamento alle regole esterne, non c’è nient’altro da fare. La parte preparatoria degli esperimenti, certamente, è una cosa che cerchiamo di fare assieme ai nostri collaboratori di tutto il mondo, l’equipe ELI. Cosa affatto facile è creare l’equipe. Cerchiamo di portare specialisti di alto livello di tutto il mondo e metterli a lavorare insieme.”
Persone di culture diverse, con formazione diversa, di varie parti del mondo, centinaia di ricercatori che lavoreranno all’ELI devono agire in maniera coerente, come un’equipe. Uno di loro, il professore giapponese Kazuo Tanaka, il direttore scientifico del progetto di Măgurele, ha spiegato che sono stati le nuove esperienze, i benefici sociali futuri e la complessità dell’intero impianto ad attirarlo a Măgurele. Kazuo Tanaka: “Abbiamo questo laser senza precedenti, cosicché, perché no, mentre cerchiamo nuovi mezzi della scienza e nuove applicazioni che non sono state sperimentate finora né negli USA, né nel Giappone e neanche altrove nel mondo, possiamo studiare i processi nucleari di metafisica anche per la produzione di isotopi radioattivi da utilizzare come farmaci nella cura del cancro. Siamo molto lieti di lavorare in questo campo, con scienziati di alto livello che si sono riuniti qui, presso questo centro di ricerca.”
Stando al direttore dell’Istituto di Fisica ed Ingegneria Nucleare “Horia Hulubei”, Nicolae Zamfir, siccome tutti gli equipaggiamenti di Măgurele sono nuovi nel mondo, il lavoro all’ELI porterà a numerose scoperte, alcune forse straordinarie, da un giorno all’altro. (tr. G.P.)