Soluzioni alla crisi dei vaccini
Il Governo di sinistra di Bucarest ha deciso di creare un dipartimento di monitoraggio e implementazione del programma nazionale di vaccinazione. La nuova struttura sarà direttamente subordinata al ministro della Sanità e sarà incaricata della gestione di tutto il processo di immunizzazione, dall’acquisto e somministrazione dei sieri fino ad una migliore informazione della popolazione sui benefici della vaccinazione. È stato inoltre creato un comitato interministeriale d’urgenza per la soluzione dell’attuale crisi dei vaccini. Il Comitato avrà come principale obiettivo l’individuazione di soluzioni immediate a questa crisi iniziata nel 2016 e dovrà elaborare e presentare al premier Sorin Grindeanu, entro la fine di questo mese, un piano di azione che verrà applicato entro la fine di settembre.
Florentin Căpitănescu, 19.05.2017, 14:21
D’altra parte, il premier Grindeanu ha annunciato che il fabbisogno di vaccini anti-morbillo è garantito per tutto l’anno, e ora bisogna trovare soluzioni affinché non si ripetano più crisi del genere. “Una volta passata questa crisi, il mio, il nostro desiderio è di creare quel quadro prevedibile in modo da evitare in futuro situazioni di questo tipo. Anche tramite la Legge sulla vaccinazione, attualmente in dibattito, credo che riusciremo a creare questo quadro che ci collochi su una base corretta. Una base che sia prevedibile e che non ci porti in situazioni come quelle cui abbiamo dovuto far fronte”.
Dal canto suo, il presidente Klaus Iohannis si è detto preoccupato dell’attuale epidemia di morbillo. Il capo dello stato ha dichiarato che c’è bisogno di una vaccinazione sistematica, obbligatoria, efficace e bene organizzata dal Ministero della Sanità. “Secondo le ultime due informazioni ricevute, abbiamo circa 5.000 casi di morbillo. Abbiamo, credo, 26 decessi. C’è un’epidemia ed è una catastrofe. Di buona gestione non si può parlare, ma, per correttezza, non vorrei accusare solo questo ministro e l’attuale equipe. Abbiamo a che fare con errori sistemici ed è il caso di vedere cosa si può fare per migliorare la situazione. Credo che nel frattempo tutti si siano resi conto che senza vaccinazione non ci si può andare avanti. E allora, è ovvio che torniamo ad un argomento portato spesso in discussione, cioè la prevenzione”.
L’epidemia di morbillo in Romania, che ha contagiato soprattutto bambini con età inferiore ai 4 anni, è stata generata dal calo del tasso di vaccinazione contro il morbillo, la rubeola e la parotite. Nel 2016, la copertura nazionale con questo vaccino è stata dell’86% per la prima dose e del 67% per la seconda, inferiore alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. (tr. G.P.)