Procedure giudiziarie nel caso “Sebastian Ghita”
Mihai Pelin, 19.04.2017, 16:34
L’ex deputato potrebbe essere
però processato anche in Serbia, se le autorità di questo Paese constatano che
ha compiuto un reato sul loro territorio. Le cose si possono complicare ancor
di più, e l’estradizione potrebbe essere persino rinviata se Sebastian Ghiţă chiedesse asilo politico in Serbia. I
poliziotti romeni hanno recato un contributo importante al fermo dell’ex
parlamentare e hanno fatto uno scambio di dati e informazioni con i loro
colleghi serbi e sloveni. Le loro azioni sono state coordinate dal procuratore
responsabile del caso, e i risultati sono stati trasmessi operativamente alle
autorità serbe. Cinque fascicoli penali riguardano attualmente Sebastian Ghiţă,
accusato, tra l’altro, di tangenti, istigazione ad abuso d’ufficio e riciclaggio
di denaro, concussione, ricatto, costituzione di gruppo criminale organizzato
ed uso di informazioni riservate.
Negli ultimi anni, le ditte di Sebastian Ghiţă hanno
fatto affari molto profittevoli con lo stato romeno, per un valore di decine di
milioni di euro. Dopo essere scomparso, Ghita ha fatto rivelazioni clamorose ad
una TV che controllava, in seguito alle quali l’ex numero 2 dell’Intelligence,
il generale Florian Coldea è stato destituito e messo a riposo. I due avrebbero
passato più vacanze insieme e sarebbero stati amici. In veste di deputato, nel
periodo 2012-2016, Sebastian Ghită ha fatto
parte della Commissione parlamentare di controlo dell’attività
dell’Intelligence. Inoltre, una parte dei suoi affari si svolgevano proprio con
questa istituzione, molti dei contatti essendo segretati tramite l’invocazione
della riservatezza sulla tecnologia fornita. (traduzione di Adina Vasile)