Colloqui sull’Europa a più velocità
Il Ministero degli Esteri romeno e la rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest hanno organizzato di recente un dibattito sull’evoluzione dell’UE. Tra gli invitati, si è annoverato anche il ministro degli affari europei, Ana Birchall, stando alla quale, nel decennio passato dall’adesione, la Romania ha cercato di dimostrare di essere un partner credibile e dedicato agli impegni europei. Ana Birchall ha evocato i sondaggi demoscopici realizzati a livello europeo, i cui esiti rilevano che la fiducia dei romeni nell’UE è stata costantemente superiore alla media europea. Il ministro degli affari europei ha aggiunto che la Romania parteciperà attivamente ad ogni progetto volto a rafforzare l’unità dell’Unione e resterà una promotrice decisa delle pratiche di coesione e di eliminazione dei divari di sviluppo fra gli stati membri.
Mihai Pelin, 28.03.2017, 12:48
Il Ministero degli Esteri romeno e la rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest hanno organizzato di recente un dibattito sull’evoluzione dell’UE. Tra gli invitati, si è annoverato anche il ministro degli affari europei, Ana Birchall, stando alla quale, nel decennio passato dall’adesione, la Romania ha cercato di dimostrare di essere un partner credibile e dedicato agli impegni europei. Ana Birchall ha evocato i sondaggi demoscopici realizzati a livello europeo, i cui esiti rilevano che la fiducia dei romeni nell’UE è stata costantemente superiore alla media europea. Il ministro degli affari europei ha aggiunto che la Romania parteciperà attivamente ad ogni progetto volto a rafforzare l’unità dell’Unione e resterà una promotrice decisa delle pratiche di coesione e di eliminazione dei divari di sviluppo fra gli stati membri.
D’altra parte, Ana Birchall ha ammonito che la posizione dell’UE a livello internazionale sarà indebolita se verranno imposte delle barriere artificiali che separino gli stati europei in gruppi, secondo il concetto di “Europa a più velocità”, utilizzato costantemente dai leader del blocco comunitario nei loro discorsi e al quale di recente si è rinunciato. La dichiarazione di Roma, firmata la settimana scorsa dai leader dei 27 stati membri, specifica l’unità e l’andamento nella stessa direzione, ma include anche la precisazione che “possono esserci ritmi diversi di sviluppo”. Ana Birchal: “La Romania parteciperà attivamente a qualsiasi progetto volto a rafforzare l’unità delle nostre grandi famiglie europee. Non possiamo immaginarci il futuro fuori dall’UE. Nessun processo di riforma dell’UE deve intaccare i suoi valori e le sue libertà fondamentali. Tuttavia c’è il rischio di una riforma basata sull’avanzamento in gruppi ristretti, che influirebbe negativamente sui diritti di una parte dei cittadini dell’UE.”
Presente ai colloqui, il capo della rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Angela Cristea, ha spiegato che, attualmente, gli stati membri e le istituzioni europee usano nel dibattito sul futuro gli stessi termini, ma con significati diversi: “Uno dei valori forti, fondamentali dell’UE è l’esistenza dello stato di diritto. Tutti promuovono lo stato di diritto e i diritti fondamentali, ma siamo sicuri che diano la stessa definizione e lo stesso significato a questi concetti? Sarebbe di particolare aiuto accertarci se comprendiamo la stessa cosa. Questo è anche lo scopo dei cinque scenari sul futuro dellUE, assicurarci che essi suscitino un dibattito che ci aiuti a confrontare le diverse interpretazioni che abbiamo di ciò che aspettiamo dall’UE.”
La Romania si è opposta sin dall’inizio ad un’Europa a più velocità. Qualche giorno fa, il presidente Klaus Iohannis attirava l’attenzione che, se si fosse andati avanti con questo scenario, il blocco comunitario avrebbe fatto dei passi indietro, e gli stati dell’Europa Orientale sarebbero stati svantaggiati. (tr. G.P.)