Rugby, successo romeno
Anche se non ha più la fama dell’equipe che faceva furori negli anni ’80, periodo al quale risalgono partite memorabili contro le grandi squadre europee, l’attuale nazionale di rugby della Romania ha registrato un notevole successo. Domenica, dopo la vittoria per 8-7, contro la rappresentativa della Georgia a Bucarest, la Romania è riuscita a vincere l’attuale edizione del Rugby Europe Championship, la seconda competizione continentale tra Paesi, con una grande differenza di valore, tuttavia, rispetto al torneo delle Sei Nazioni.
Florentin Căpitănescu, 20.03.2017, 14:00
Anche se non ha più la fama dell’equipe che faceva furori negli anni ’80, periodo al quale risalgono partite memorabili contro le grandi squadre europee, l’attuale nazionale di rugby della Romania ha registrato un notevole successo. Domenica, dopo la vittoria per 8-7, contro la rappresentativa della Georgia a Bucarest, la Romania è riuscita a vincere l’attuale edizione del Rugby Europe Championship, la seconda competizione continentale tra Paesi, con una grande differenza di valore, tuttavia, rispetto al torneo delle Sei Nazioni.
Dopo la doccia fredda nella partita di debutto terminata per 38-41, con tra Germania, le “querce”, come sono soprannominati i rugbisti romeni, hanno vinto la partita contro la Spagna per 13-3, hanno sconfitto la Russia per 30-10, e il Belgio per 33-17. Nella classifica finale, la Romania e la Georgia hanno terminato con un numero uguale di punti, 19, però grazie alla vittoria nella partita diretta, le “querce” hanno vinto la competizione.
La Romania ha fatto un importante passo in avanti anche per la partecipazione, nel 2019, alla Coppa del Mondo, organizzata ogni quattro anni e alla quale le “querce” non sono mai mancate. D’altra parte, grazie al successo contro la Georgia – una rivale regionale e tradizionale -, le “querce” si sono aggiudicate anche la Coppa Antim Ivireanu, trofeo assegnato ogni anno alla squadra vincitrice nelle partite dirette. Sette anni hanno aspettato le querce per una vittoria contro la Georgia, una nazionale di cui gli specialisti dicono sia cresciuta molto nell’ultimo decennio e che si avvicini alla partecipazione al torneo delle Sei Nazioni.
Sebbene scarsamente finanziato, come la maggior parte degli sport, il rugby romeno continua a vivere e ad ottenere, come si è visto, performance importanti a livello continentale. I 4.000 mila spettatori della partita contro la Georgia dimostrano che il rugby continua a suscitare interesse e ad avere tifosi. E ciò, in un Paese in cui, lo sport più seguito, senza rivali, il calcio, anche nella prima lega, si gioca senza pubblico.
Ciononostante, in assenza di un finanziamento che gli garantisca un futuro tranquillo, il rugby romeno continua ad avere giocatori apprezzati in campionati europei importanti. Sin dagli anni ’90, ad esempio, il campionato della Francia, uno dei più importanti, ha fatto un’abitudine dell’importazione di rugbisti romeni. Anche adesso, ci sono alcuni giocatori romeni attivi in Francia, ai quali si aggiungono quelli che giocano in Italia o Gran Bretagna. (tr. G.P.)