I fondi europei – performance e contro-performance
La Romania è arrivata alla metà del periodo in cui può accedere ai fondi europei relativi all’esercizio finanziario 2014-2020 e il livello di assorbimento è zero. E’ stato il segnale d’allarme lanciato dalla commissaria europea per la politica regionale Corina Creţu, durante la sua visita a Bucarest. Di conseguenza, le autorità devono prendere subito misure per sbloccare l’assorbimento dei fondi messi a disposizione dall’UE. Dopo i colloqui con il premier Sorin Grindeanu, Corina Creţu ha dichiarato che è fondamentale che i fondi europei siano spesi in modo strategico e secondo le priorità di investimento della Romania, stabilite nell’Accordo di Partenariato.
Ştefan Stoica, 17.03.2017, 14:10
La Romania è arrivata alla metà del periodo in cui può accedere ai fondi europei relativi all’esercizio finanziario 2014-2020 e il livello di assorbimento è zero. E’ stato il segnale d’allarme lanciato dalla commissaria europea per la politica regionale Corina Creţu, durante la sua visita a Bucarest. Di conseguenza, le autorità devono prendere subito misure per sbloccare l’assorbimento dei fondi messi a disposizione dall’UE. Dopo i colloqui con il premier Sorin Grindeanu, Corina Creţu ha dichiarato che è fondamentale che i fondi europei siano spesi in modo strategico e secondo le priorità di investimento della Romania, stabilite nell’Accordo di Partenariato.
L’esercizio finanziario 2007 – 2014 si conclude con un tasso di assorbimento di oltre il 90%, notava Corina Creţu, tuttavia sui 19 miliardi di euro sono stati attirati solo 17 miliardi, fondi investiti nell’economia romena e che si vedono in ciascuna località, in ciascuna provincia. Attualmente, la Commissione aspetta che Bucarest designi le autorità di gestione e controllo. Stando a Corina Creţu, è necessario che i fondi strutturali e di investimenti vadano di pari passo con il finanziamento del programma nazionale di sviluppo locale. Il premier Grindeanu si è pronunciato fermamente per lo sblocco di alcuni settori che permetterebbero di attirare fondi europei.
Sorin Grindeanu: “In questi due mesi sono state prese delle misure di modo che nel prossimo periodo tutte le autorità di management siano accreditate entro la fine dell’anno. Inoltre, nel prossimo periodo saranno firmati contratti di finanziamento per il Programma di Competitività nel settore IT. Inoltre, nel prossimo periodo vedrete un numero molto grande di guide di finanziamento. Tutte queste saranno lanciate nel mese di aprile”.
D’altra parte, la Romania può accedere a fondi europei per la modernizzazione di 280 ospedali e strutture sanitarie, pari a 250 milioni di euro, ha precisato la commissaria europea per la politica regionale. Si tratta principalmente della ristrutturazione e dell’estensione di 42 ospedali provinciali. Uno degli obiettivi è quello che la popolazione delle zone rurali abbia accesso diretto a servizi sanitari di qualità. La commissaria Corina Creţu ha discusso a Bucarest anche con il ministro con delega ai Fondi Europei, Rovana Plumb. La Romania — ha precisato Rovana Plumb — si è prefissa, quest’anno, l’obiettivo di attirare dalla Commissione Europea la somma di 5,2 miliardi di euro dai fondi relativi alla Politica di Coesione, alla Politica Agricola Comune e alla Politica di Pesca. (tr. G.P.)