Il deficit di bilancio, all’attenzione della Commissione Europea
La Commissione Europea avverte la Romania che quest’anno potrebbe registrare la maggiore crescita del deficit di bilancio dell’Unione Europea, nonostante abbia avuto, l’anno scorso, la maggiore crescita economica in Europa.
Daniela Budu, 16.03.2017, 15:19
Il capo della rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Angela Cristea, ha affermato, in occasione della presentazione del rapporto economico per la Romania che il documento include una serie di paradossi legati all’evoluzione dell’economia. Angela Cristea: “Da una parte, notiamo un calo della povertà in Romania, ma anche un aumento delle iniquità sociali ed è, credo, la maggiore crescita nell’UE delle iniquità per quanto riguarda i redditi in Romania. Si nota però che non è un fenomeno isolato, ma una tendenza già dal 2012, una tendenza specifica non solo per la Romania, ma anche per altri stati membri dell’UE. A nostro avviso, ciò riflette gli effetti globali della crisi, complicata anche a causa degli effetti della globalizzazione”.
L’esecutivo comunitario stima che la Romania finirà l’anno con un deficit del 3,6% del Pil, il maggiore dell’Unione. Il ministro delle Finanze, Viorel Ştefan, ha dichiarato che la Romania ha registrato risultati economici buoni ed ha aggiunto che l’Esecutivo segue attentamente le preoccupazioni della Commissione Europea.
Viorel Ştefan: “La Romania ha fatto progressi per quanto riguarda le riforme strutturali, soprattutto nel campo della governance, dell’impiego della manodopera e della diminuzione della povertà, nel campo della sanità e in quello della pubblica amministrazione. Voglio sottolineare che, a cominciare dal 2016, la Romania è inserita nella categoria degli stati senza squilibri macro-economici, accanto all’Austria, al Belgio, all’Estonia, all’Ungheria e alla Gran Bretagna. Il Governo ha ribadito ripetutamente il suo impegno a mantenere il deficit di bilancio entro i limiti stabiliti dal Patto di Stabilità e Crescita e prende in considerazione di applicare misure supplementari di diminuzione delle spese, se saranno constatate deviazioni dai target stabiliti nel primo semestre “.
Viorel Ştefan ha aggiunto che gli obiettivi sono l’efficientizzazione e il miglioramento delle azioni di controllo, in vista dell’aumento degli introiti al budget.
In riferimento all’ulteriore evoluzione dell’economia romena, l’economista capo della Banca Centrale della Romania, Valentin Lazea, è del parere che per avere un potenziale aumento del Pil del 5% all’anno, cioè il livello necessario per recuperare le differenze che ci separano dagli stati sviluppati dell’UE, bisogna implementare alcune riforme strutturali nei settori istruzione e sanità e prendere misure per migliorare le condizioni demografiche. In più, è necessario aumentare il tasso di assorbimento dei fondi europei e rendere più efficaci gli investimenti pubblici. (tr. G.P.)