Il premier Grindeanu, di fronte al Parlamento
L’opposizione liberale nel Parlamento romeno ha chiesto al primo ministro socialdemocratico, Sorin Grindeanu, spiegazioni in merito a due decreti governativi d’urgenza, in base ai quali sono concessi alle autorità locali 30 miliardi di lei dal budget dello stato, per lo sviluppo, senza imporre però un tetto di spesa oppure sanzioni. Stando al PNL, si tratterebbe di un abuso, che porterebbe alla dipendenza dei responsabili locali dalla firma del ministro dello sviluppo regionale.
Ştefan Stoica, 14.03.2017, 13:25
L’opposizione liberale nel Parlamento romeno ha chiesto al primo ministro socialdemocratico, Sorin Grindeanu, spiegazioni in merito a due decreti governativi d’urgenza, in base ai quali sono concessi alle autorità locali 30 miliardi di lei dal budget dello stato, per lo sviluppo, senza imporre però un tetto di spesa oppure sanzioni. Stando al PNL, si tratterebbe di un abuso, che porterebbe alla dipendenza dei responsabili locali dalla firma del ministro dello sviluppo regionale.
La presidente del PNL, Raluca Turcan: “Cos’altro, se non un invito chiaro allo spreco, è la sospensione per un anno, tramite il decreto-legge 9, di alcuni articoli molto importanti della legge sulle finanze pubbliche, articoli che ponevano delle barriere alle spese abusive, incontrollate? Nella visione del governo Grindeanu, il Parlamento non deve più conoscere il modo in cui vengono concessi e sviluppati i crediti di impegno. 30 miliardi di lei devono finire nelle tasche di alcuni leader della maggioranza (PSD – ALDE) in un segreto assoluto”. Il punto di vista dei liberali è stato sostenuto anche dai rappresentanti dell’USR.
Nella sua risposta, il premier Sorin Grindeanu ha spiegato che i 30 miliardi di lei stanziati sono il risultato delle sollecitazioni di progetti da parte dei sindaci, inclusi quelli che sono membri del PNL. Il capo dell’esecutivo ha attirato l’attenzione che oltre il 60% delle masserie dell’ambiente rurale non hanno un bagno all’interno delle abitazioni, e l’accesso all’istruzione e ai servizi sanitari è carente. Sorin Grindeanu ha esortato i gruppi parlamentari, a prescindere dal loro colore politico, a sostenere i progetti di modernizzazione della Romania.
Sorin Grindeanu: “Siamo tenuti a garantire a tutti i cittadini di questo Paese l’accesso ad un pacchetto minimo di servizi comunitari. Più di 9.500 obiettivi di investimenti saranno finanziati tramite questo programma nei prossimi quattro anni, che si tratti di lavori legati all’alimentazione con acqua, di fognature, strade, illuminazione pubblica o infrastruttura scolastica e sanitaria. Lo dico chiaramente: se qualcuno sbaglierà e farà qualcos’altro con i soldi destinati agli investimenti, allora sicuramente risponderà di fronte alla legge. Ho avuto in questo periodo l’occasione di incontrare molti sindaci e una cosa è certa: sono stufi di venire sempre a Bucarest in cerca di finanziamento per i loro progetti “.
Sempre dalla parte del Potere, il deputato ALDE Varujan Vosganian ha ricordato che, secondo un rapporto della Banca Mondiale, sarebbero necessari 150 miliardi di lei per garantire un pacchetto minimo di confort rurale. I due decreti-legge sono già passati dal Senato e andranno alla Camera dei Deputati, che darà il voto decisionale. (tr. G.P.)