La situazione dei penitenziari in Romania
La giustizia sociale, la diminuzione della povertà e il miglioramento del tenore di vita dei romeni si realizzano anche tramite una lotta accanita contro la corruzione e i colpevoli vanno puniti anche privandoli della libertà. Come dappertutto nel mondo, i penitenziari romeni non sono, però, popolati solo da politici o imprenditori corrotti, ma anche da semplici cittadini che non hanno capito che nessuno è al di sopra della legge e che loro hanno commesso reati sanzionati proporzionalmente alla gravità dei fatti. Nel caso di tutti quanti, l’incarcerazione — il cui scopo è la correzione, seguita da un ulteriore inserimento sociale — non va, però, confusa con lo sterminio. Tuttavia nelle carceri romene esistono molti spazi insalubri, e i detenuti se ne devono occupare della loro manutenzione.
Roxana Vasile, 23.02.2017, 13:44
La giustizia sociale, la diminuzione della povertà e il miglioramento del tenore di vita dei romeni si realizzano anche tramite una lotta accanita contro la corruzione e i colpevoli vanno puniti anche privandoli della libertà. Come dappertutto nel mondo, i penitenziari romeni non sono, però, popolati solo da politici o imprenditori corrotti, ma anche da semplici cittadini che non hanno capito che nessuno è al di sopra della legge e che loro hanno commesso reati sanzionati proporzionalmente alla gravità dei fatti. Nel caso di tutti quanti, l’incarcerazione — il cui scopo è la correzione, seguita da un ulteriore inserimento sociale — non va, però, confusa con lo sterminio. Tuttavia nelle carceri romene esistono molti spazi insalubri, e i detenuti se ne devono occupare della loro manutenzione.
In alcuni penitenziari, c’è acqua calda ogni due giorni. Non esistono farmacie e, siccome la legge non permette di acquistare riserve di medicine, a volte passano giorni prima che venga somministrata la medicazione necessaria ad un detenuto malato. Nelle condizioni in cui la superficie legale prevista per un detenuto romeno è inferiore alle norme europee, il sovraffollamento è arrivato a quasi il 145%, e per rimediare la situazione sarebbero necessari altri 8.500 nuovi posti nelle carceri.
Al bilancio dell’Amministrazione Nazionale dei Penitenziari, il capo dell’Istituzione, Marius Vulpe, ha spiegato che, nel prossimo periodo, esistono soldi solo per la creazione di meno del 10% dei posti nuovi di incarcerazione nei diversi penitenziari del Paese. Marius Vulpe: “I principali due penitenziari per cui abbiamo già stanziato le somme necessarie per la realizzazione di studi di fattibilità, sono quelli di Caracal e Berceni. Poi ci sono altri tre penitenziari: Deva, Codlea e Giurgiu, dove creeremo nuovi posti di detenzione e quello di Deva sarà modernizzato. In più, abbiamo altri quattro, in cui, con fondi norvegesi, creeremo nuovi posti, ma sicuramente non quest’anno. Quest’anno potremo solo avviare i lavori a Vaslui, Baia Mare, Târgu Mureş e Codlea.”
Oltre al miglioramento delle condizioni carcerarie, un ruolo importante nella lotta al sovraffollamento è svolto dal recupero dei condannati. Il 38% di loro sono recidivi. Nelle prigioni esistono programmi di reinserimento, ma questo va fatto nella società. Se il detenuto, nel momento in cui esce dal carcere, non riceve sostegno dalla società per trovarsi un posto di lavoro, tutti gli sforzi fatti nel carcere finiscono lì. Detto tutto ciò, di recente, il Governo romeno ha inviato al Parlamento un disegno di legge sulla concessione della grazia, considerata una delle modalità per contrastare il sovraffollamento. Inoltre, il premier Sorin Grindeanu ha annunciato che l’Esecutivo solleciterà alla Commissione Europea fondi per il rinnovamento e il miglioramento della vita nei penitenziari.
In attesa che la situazione in Romania migliori, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo continua ad applicare multe alla Romania a causa delle condizioni di incarcerazione. L’anno scorso, le multe sono ammontate a 1,6 milioni di euro. (tr. G.P.)