Le previsioni economiche d’inverno della Commissione Europea
Attese con grande interesse, le previsioni d’inverno della Commissione Europea hanno portato buone notizie per la prima volta negli ultimi nove anni — le economie di tutti gli stati membri dell’UE registreranno aumenti in tutto il periodo compreso tra il 2016 e il 2018. Persino i Paesi maggiormente colpiti dalla recessione riprenderanno le tendenze di crescita — si afferma nelle previsioni, che puntano su un calo significativo della disoccupazione, ai più bassi livelli dopo la crisi economica del 2008. L’analisi rileva che nell’eurozona, il PIL è in aumento ormai da 15 trimestri consecutivi.
Corina Cristea, 14.02.2017, 13:27
Attese con grande interesse, le previsioni d’inverno della Commissione Europea hanno portato buone notizie per la prima volta negli ultimi nove anni — le economie di tutti gli stati membri dell’UE registreranno aumenti in tutto il periodo compreso tra il 2016 e il 2018. Persino i Paesi maggiormente colpiti dalla recessione riprenderanno le tendenze di crescita — si afferma nelle previsioni, che puntano su un calo significativo della disoccupazione, ai più bassi livelli dopo la crisi economica del 2008. L’analisi rileva che nell’eurozona, il PIL è in aumento ormai da 15 trimestri consecutivi.
L’impiego della manodopera sta registrando progressi in un ritmo incoraggiante e la disoccupazione continua a calare. Il consumo privato continua ad essere il motore della ripresa, e l’aumento degli investimenti continua, anche se ad un livello basso. Queste prospettive restano, tuttavia, segnate da un livello di incertezza più elevato del solito, determinato dalla nuova amministrazione americana, dalle prossime elezioni in alcuni stati europei, ma anche dalla Brexit. Secondo le previsioni della Commissione Europea, in Romania la crescita economica è tra le più rapide nell’UE e si anticipa che resterà costante fino al 2018, essendo sostenuta dal rilassamento fiscale e dagli aumenti salariali.
Le cifre sono, però, inferiori a quelle prese in considerazione nella costruzione del budget e, stando agli specialisti, c’è il rischio che sia superato il deficit di bilancio prefisso. L’analista economico Aurelian Dochia: L’economia europea ha dato segni di ripresa da alcuni mesi, ha una buona dinamica ed è ovvio che, a livello dell’economia europea, la Romania si piazza tra i Paesi con un ritmo di crescita fra i più elevati. La Commissione Europea anticipa che nel 2017, il ritmo di crescita del PIL della Romania sarà del 4,4%. Sebbene il ritmo sia molto veloce nel contesto europeo, è inferiore alle previsioni del Governo e alle cifre sulle quali si basa il bilancio di previsione, che è stato di recente discusso dal Parlamento, il che ovviamente soleva dei punti interrogativi su come andrà a concludersi il 2017. Perché un ritmo di crescita inferiore al tasso del 5,2% prefisso dal Governo vuol dire che gli incassi al budget dello stato saranno inferiori a quelli previsti.”
Il presidente del Senato, Călin Popescu-Tăriceanu, ha affermato, lunedì, dopo la pubblicazione delle previsioni economiche d’inverno della Commissione Europea, che il deficit di bilancio della Romania nel 2017 sarà superiore a quello dell’anno precedente, ma non supererà il 3%. (tr. G.P.)