L’ex governo, indagato dal nuovo Parlamento
Il Senato e la Camera dei Deputati
di Bucarest, riunite in seduta comune, hanno deciso l’avvio di un’indagine
sugli aggiustamenti di bilancio fatti l’anno scorso dal Governo di tecnocrati
presieduto da Dacian Ciolos. Le verifiche saranno effettuate alle Commissioni
budget-finanze, che devono presentare un rapporto nei prossimi giorni. Saranno
indagate la procedura e i dati alla base dell’adozione dal Governo Ciolos degli
aggiustamenti di bilancio di agosto e novembre 2016. L’iniziativa è stata
criticata dal Partito Nazional-liberale e dall’Unione Salvate Romania, che si
sono pronunciati contro l’iniziativa.
Mihai Pelin, 17.01.2017, 16:15
Il Senato e la Camera dei Deputati
di Bucarest, riunite in seduta comune, hanno deciso l’avvio di un’indagine
sugli aggiustamenti di bilancio fatti l’anno scorso dal Governo di tecnocrati
presieduto da Dacian Ciolos. Le verifiche saranno effettuate alle Commissioni
budget-finanze, che devono presentare un rapporto nei prossimi giorni. Saranno
indagate la procedura e i dati alla base dell’adozione dal Governo Ciolos degli
aggiustamenti di bilancio di agosto e novembre 2016. L’iniziativa è stata
criticata dal Partito Nazional-liberale e dall’Unione Salvate Romania, che si
sono pronunciati contro l’iniziativa.
Il Partito Nazional-liberale
respinge questa indagine, perchè essa ha come obiettivo solo di rinviare il
momento in cui il partito e la coalizione di governo dovranno dare spiegazioni
sulla mancata realizzazione di un programma irealizzabile, il vicepresidente dei liberali, Catalin Predoiu.
Il leader socialdemocratico,
Liviu Dragnea, ha precisato invece che un’indagine è necessaria, visto che sono
stati approvati aggiustamenti di bilancio positivi, nel contesto in cui gli
introiti calavano da un mese all’altro.
Vediamo se è successo per il
mancato assorbimento dei fondi europei o a causa di una scarsa raccolta
dell’IVA e quali sono le cause. Che sia cresciuta l’evasione fiscale, che sia
diminuito il controllo dell’Agenzia delle Entrate, che ci sia stato un tessuto
di persone inserite nell’Agenzia delle Entrate che ha fatto si’ che certe
aziende non fossero controllate, che certe importazioni entrassero più
facilmente nel Paese? Che certi strumenti, meccanismi e controlli doganali non
funzionino più o abbiano cessato di funzionare d’un tratto? si chiede Liviu
Dragnea.
Sempre su iniziativa di Liviu
Dragnea, la plenaria della Camera dei Deputati ha adottato una decisione con
cui si chiede un’analisi sullo stesso tema anche alla Corte dei Conti. L’ex
premier tecnocrate Dacian Ciolos ha risposto, su una rete sociale, alle accuse
sull’esecuzione di bilancio 2016. Nella sua opinione, questa idea può essere
considerata una diversione da parte di chi non è capace di onorare le promesse
fatte durante la campagna elettorale. L’ex premier ricorda di un record
d’incassi dall’Ue – 7 miliardi di euro, soldi che sono entrati in Romania. Di
più, tenuto conto dell’evoluzione dell’economia romena nel primo semestre, un
aggiustamento di bilancio positivo è giustificato nel secondo. Dacian Ciolos ha
pure affermato che, grazie a tutte le misure adottate l’anno scorso, è stato
alleviato il fardello fiscale tramite maggiori rimborsi dell’Iva e sono state
persino create condizioni favorevoli affinchè il Governo di quest’anno incassi
più soldi europei, circa 3 miliardi di euro. (traduzione di Adina Vasile)