La Romania alle prese con il gelo
Dopo un primo mese di inverno – dicembre – estremamente clemente, gennaio ha portato, in Romania, nevicate, bufere di neve e un forte gelo, inclusivamente durante la giornata. Di seguito, le scuole a Bucarest e in 21 province, ossia metà del Paese, hanno sospeso, oggi, le lezioni, e resteranno chiuse anche domani a Bucarest e in 16 province. Molte persone – soprattutto donne incinte, malati o anziani – hanno chiesto laiuto dei medici, che hanno raccomandato a chi ha problemi di salute di evitare i viaggi, se non sono urgenti. Per raggiungere i pazienti nelle località bloccate dalle nevicate, decine di medici hanno dovuto affrontare la neve e le bufere, tragitti di decine di km essendo percorsi in qualche ora. Unattenzione speciale è stata concessa ai senzatetto. A Bucarest, ma anche in altre città, a chi ha rifiutato di andare nei centri di accoglienza sono stati distribuiti cibo caldo, vestiti grossi e trapunte per poter far fronte al gelo. Tramite 40 pannelli elettronici collocati nella Capitale dallIspettorato per Situazioni di Emergenza, la popolazione è ammonita sulle temperature molto basse e vengono forniti appositi consigli. La polizia ha chiesto agli autisti di evitare i viaggi se non sono assolutamente necessari.
Roxana Vasile, 09.01.2017, 16:28
Dopo un primo mese di inverno – dicembre – estremamente clemente, gennaio ha portato, in Romania, nevicate, bufere di neve e un forte gelo, inclusivamente durante la giornata. Di seguito, le scuole a Bucarest e in 21 province, ossia metà del Paese, hanno sospeso, oggi, le lezioni, e resteranno chiuse anche domani a Bucarest e in 16 province. Molte persone – soprattutto donne incinte, malati o anziani – hanno chiesto laiuto dei medici, che hanno raccomandato a chi ha problemi di salute di evitare i viaggi, se non sono urgenti. Per raggiungere i pazienti nelle località bloccate dalle nevicate, decine di medici hanno dovuto affrontare la neve e le bufere, tragitti di decine di km essendo percorsi in qualche ora. Unattenzione speciale è stata concessa ai senzatetto. A Bucarest, ma anche in altre città, a chi ha rifiutato di andare nei centri di accoglienza sono stati distribuiti cibo caldo, vestiti grossi e trapunte per poter far fronte al gelo. Tramite 40 pannelli elettronici collocati nella Capitale dallIspettorato per Situazioni di Emergenza, la popolazione è ammonita sulle temperature molto basse e vengono forniti appositi consigli. La polizia ha chiesto agli autisti di evitare i viaggi se non sono assolutamente necessari.
Le abbondanti nevicate soprattutto nellest, sud e sud-est hanno lasciato senza corrente elettrica numerose località e hanno creato disagi nel traffico stradale, ferroviario e navale. Sono state chiuse strade, decine di treni sono stati cancellati, e alcuni voli, sia interni, che internazionali, hanno registrato ritardi. I porti al Mar Nero sono stati riaperti, ieri, dopo che erano stati chiusi inclusivamente a causa delle ondate molto alte fino a 12 metri. Problemi si sono verificati anche sul Danubio, dove è dovuto intervenire il maggiore rompighiaccio in Romania, “Perseus”. A causa del maltempo, intorno a 15 auto immatricolate in Romania sono rimaste bloccate nel nord-est della Bulgaria. I romeni, che erano in vacanza, avrebbero dovuto tornare a casa da venerdi, ma a causa del maltempo le strade nel Paese confinante sono state chiuse. Cosicchè i turisti sono rimasti bloccati, per 3 giorni, a soli 30 km dal confine. Molti di loro senza soldi, cibo e combustibile. Dopo che la situazione è stata segnalata dalle autorità di Bucarest, quelle bulgare hanno mandato un equipaggio di polizia e uno spazzaneve ad accompagnarli fino al confine, e i circa 100 romeni bloccati in Bulgaria sono riusciti a tornare a casa. (traduzione di Adina Vasile)