Reazioni all’elezione di Donald Trump
Le autorità di Bucarest hanno salutato la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali negli Usa e hanno trasmesso messaggi di congratulazioni. Il presidente romeno Klaus Iohannis ha sottolineato limpegno fermo della Romania ad approfondire, con la futura amministrazione americana, la cooperazione nel campo della sicurezza e a sviluppare la componente economica del Partenariato strategico bilaterale.
Roxana Vasile, 10.11.2016, 16:51
Le autorità di Bucarest hanno salutato la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali negli Usa e hanno trasmesso messaggi di congratulazioni. Il presidente romeno Klaus Iohannis ha sottolineato limpegno fermo della Romania ad approfondire, con la futura amministrazione americana, la cooperazione nel campo della sicurezza e a sviluppare la componente economica del Partenariato strategico bilaterale.
“Ho inviato una lettera di congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, il signor Donald Trump. Gli ho trasmesso che siamo disposti a collaborare, per rafforzare il Partenariato strategico tra la Romania e gli Usa. Se ci saranno cambiamenti? Possibile, nel senso che verrà rafforzato questo partenariato con le tre componenti – politica, di sicurezza ed economica. Da molto tempo ho detto che, se le prime due funzionano straordinariamente bene, bisogna che abbiamo una maggiore collaborazione economica e forse qui abbiamo unopportunità”, ha dichiarato Iohannis.
Anche il premier Dacian Ciolos ha parlato dellimportanza del Partenariato strategico tra la Romania e gli Stati Uniti e della necessità di una maggiore attenzione allo sviluppo e allapprofondimento dei rapporti soprattutto economici. Del resto, stando agli analisti, una politica economica intelligene da parte di Bucarest potrebbe mettere la Romania su una posizione favorevole nei rapporti con gli Usa. Donald Trump è un uomo daffari che reagisce ad argomenti finanziari. Perciò, la Romania dovrebbe attirare investimenti americani quanto più consistenti, cosicchè non sia per niente tralasciata dalla Casa Bianca.
Sul piano della politica estera, Vladimir Socor, analista politico della Fondazione Jamestown, affronta largomento “Russia”. “Non credo affatto nellidea che il signor Trump sarebbe disposto ad unintesa tipo Jalta con la Russia di Vladimir Putin. È unidea che ritengo dannosa innanzittutto per gli interessi dei Paesi della nostra zona: ho in vista lEuropa Centrale e Orientale, tutto lo spazio dal Mar Baltico al Mar Nero. Lidea di una nuova Jalta è una demoralizzatrice, una che, volente o nolente, delibeatamente o non deliberatamente, potrebbe incoraggiare tendenze allinterno della nostra zona ad anticipare unaltra Jalta, tramite intese separate, bilaterali con la Russia di Putin. Jalta è stata un fenomeno unico e non si ripeterà nè nella forma originale, nè in una forma diversa”.
Dal canto suo, lanalista Iulian Fota si pronuncia per la pazienza. “Sappiamo bene che durante la campagna elettorale vengono dette cose che ulteriormente vengono riformulate, vengono emendate, ad alcune persino si rinuncia. Io credo che dobbiamo aspettare per vedere cosa vuole fare il neo presidente americano, il signor Donald Trump nella politica estera americana. Non credo abbia senso in questo momento agire emozionalmente. Daltra parte, abbiamo i nostri propri problemi in Europa e persino in Romania, dove fra un mese si terranno elezioni politiche ed evidentemente abbiamo pensato come potrebbe influire la situazione negli Usa sulla situazione in Romania. Ma io credo che in questo momento dobbiamo prendere tutti una pausa, fermarci, rilassarci, non essere più tanto emozionali e aspettare che il presidente eletto si pronunci, si esprima”.
Donald Trump si assumerà il mandato alla Casa Bianca a gennaio 2017.