La Romania alle prese con le alluvioni
Le alluvioni hanno colpito nuovamente la Romania. I nubifragi degli ultimi giorni hanno provocato danni significativi, soprattutto nellest del Paese. Diversi fiumi della zona sono stati sotto allerta codice rosso, arancione e giallo per alluvioni. Le piene hanno colpito centinaia di masserie, cortili e cantine e i treni hanno subito ritardi di decine di minuti. La situazione più grave si è registrata a Galati (nel sud-est0, dove circa 1700 persone sono state evacuate preventivamente ed è stata istituita lallerta codice rosso. È stato chiesto laiuto dei militari per intervenire, e le autorità di Bucarest hanno deciso di inviarci forze con motopompe di grande capacità. Tuttavia, il modo in cui sono intervenute le autorità nel caso di queste alluvioni è stato criticato dal presidente Klaus Iohannis, proprio ad un dibattito sul management della riduzione dei rischi nel caso di disastri, svoltasi a Bucarest. Iohannis ha sottolineato che occorrono procedure, regole e interventi molto più chiari in simili situazioni e ha affermato che la situazione poteva essere diversa se fosse stata costruita la diga a monte, se alla gente fosse stato spiegato che non va bene costruire abitazioni nel letto del fiume e se i fossati fossero stati puliti dai detriti trasportati dalle acque.
Leyla Cheamil, 14.10.2016, 15:54
Le alluvioni hanno colpito nuovamente la Romania. I nubifragi degli ultimi giorni hanno provocato danni significativi, soprattutto nellest del Paese. Diversi fiumi della zona sono stati sotto allerta codice rosso, arancione e giallo per alluvioni. Le piene hanno colpito centinaia di masserie, cortili e cantine e i treni hanno subito ritardi di decine di minuti. La situazione più grave si è registrata a Galati (nel sud-est0, dove circa 1700 persone sono state evacuate preventivamente ed è stata istituita lallerta codice rosso. È stato chiesto laiuto dei militari per intervenire, e le autorità di Bucarest hanno deciso di inviarci forze con motopompe di grande capacità. Tuttavia, il modo in cui sono intervenute le autorità nel caso di queste alluvioni è stato criticato dal presidente Klaus Iohannis, proprio ad un dibattito sul management della riduzione dei rischi nel caso di disastri, svoltasi a Bucarest. Iohannis ha sottolineato che occorrono procedure, regole e interventi molto più chiari in simili situazioni e ha affermato che la situazione poteva essere diversa se fosse stata costruita la diga a monte, se alla gente fosse stato spiegato che non va bene costruire abitazioni nel letto del fiume e se i fossati fossero stati puliti dai detriti trasportati dalle acque.
“Molte volte non si sa quale autorità deve intervenire, intervengono più autorità, non si coordinano tra di loro, si crea caos, disordine e invece di avere un intervento preciso che risolva il problema al più presto, si avviano interventi che non sono efficaci. Abbiamo lesperienza di interventi di successo da parte dellispettorato per Situazioni di Emergenza e da parte della polizia, da parte di tutte le autorità, come abbiamo, putroppo, anche esempi di interventi mal riusciti. Ma se a livello della direzione riusciamo a delineare procedure, pratiche molto chiare, facili da seguire, allora sicuramente avremo più interventi di successo e meno interventi falliti”, ha detto Iohannis.
I climatologi ammoniscono che le alluvioni di questi giorni sono effetti dei cambiamenti climatici, provocati dal riscaldamento globale. Il climatologo Roxana Bojariu ha affermato a Radio Romania che, per simili situazioni, le autorità centali e locali devono avere a disposizione procedure e piani concreti di adattamento alle nuove condizioni meteorologiche.
“Serve pianificare lo sviluppo della località, il modo in cui vengono gestite le risorse locali, cosicchè, nel caso di fenomeni estremi, si possa ridurre il rischio di perdite di vite umane o di beni. Oltre alla rimozione dei detriti dal letto del fiume, serve la protezione con cortine di alberi, che tengano lacqua sui versanti, almeno una parte. È vero, ci sono le condizioni meteo. Non possiamo eliminarle. Ci sarebbero state quantità comunque molto grandi di acqua, ma almeno una parte degli effetti sarebbero stati ridotti”, ha precisato Roxana Bojariu.
Roxana Bojariu ha sottolineato inoltre che è importante anche educare la popolazione affinchè sappia come comportarsi in situazioni di disastri naturali. (traduzione di Adina Vasile)