La Romania e la Brexit
Il 1 ottobre, Michel Barnier ha assunto ufficialmente l’incarico di negoziatore-capo, a nome della Commissione Europea, dell’uscita della Gran Bretagna dall’UE – un divorzio complicato e doloroso che giunge in un momento in cui l’Unione sta attraversando una delle più gravi crisi della sua storia. In una prima tappa, Michel Barnier, un veterano delle istituzioni di Bruxelles, desidera sondare le opinioni dei 27 stati membri sul tema della Brexit.
Roxana Vasile, 06.10.2016, 13:11
Il 1 ottobre, Michel Barnier ha assunto ufficialmente l’incarico di negoziatore-capo, a nome della Commissione Europea, dell’uscita della Gran Bretagna dall’UE – un divorzio complicato e doloroso che giunge in un momento in cui l’Unione sta attraversando una delle più gravi crisi della sua storia. In una prima tappa, Michel Barnier, un veterano delle istituzioni di Bruxelles, desidera sondare le opinioni dei 27 stati membri sul tema della Brexit.
Dopo aver visitato il suo Paese natio — la Francia, poi la Germania e l’Olanda, mercoledì, il negoziatore-capo si è trovato in Romania per colloqui con il premier Dacian Cioloş, lui stesso commissario europeo e uno dei suoi ex colleghi di Gabinetto, come anche il ministro degli Esteri, Lazăr Comănescu.
Bucarest desidera che i negoziati sull’uscita della Gran Bretagna dall’UE siano realizzati in un formato che includa tutte le parti e renda la visione comune dei 27 membri e delle istituzioni europee in merito agli elementi negoziati. Questo è il messaggio trasmesso dal premier Dacian Cioloş a Michel Barnier.
Bisogna tener presente che la Romania deterrà la presidenza del Consiglio dell’UE nella prima metà del 2019, cioè quando saranno ultimati i negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, e Bucarest avrà una grande responsabilità in merito. Dal punto di vista di Bruxelles, per il momento, qualsiasi negoziato è escluso finché Londra non attiva l’articolo 50 del Trattato di Lisbona dell’Unione tramite cui sono avviate le procedure di uscita dal blocco comunitario, cosa che dovrebbe avvenire la prossima primavera.
Ulteriormente, Michel Barnier, il negoziatore-capo della Commissione Europea per i preparativi della Brexit, dovrebbe puntare nei colloqui con Londra su tre grandi temi: eliminare la Gran Bretagna dal budget dell’UE, il commercio e la politica estera, ma anche la questione del mercato unico, che include il delicato tema della libera circolazione della manodopera — uno dei principi basilari dell’Unione.
Facendo riferimento a quest’ultimo punto, la Romania ha già annunciato fermamente che non farà alcun compromesso. Bucarest non si è pronunciata anche su altri temi connessi alla Brexit, però il messaggio ufficiale è che Bucarest ha, e desidera avere anche in futuro, un partenariato speciale con la Gran Bretagna. Michel Barnier sostiene la stessa cosa! Europeo convinto, lui passa per un anti-britannico noto negli ambienti euroscettici di Londra.
Sebbene si aspetti a duri negoziati, Barnier non ha però alcuna intenzione di dichiarare guerra al Regno Unito. Nella sua visione, l’Europa e la Gran Bretagna hanno interessi comuni, soprattutto nei settori della sicurezza e della difesa, in cui c’è bisogno di una forte cooperazione bilaterale. (tr. G.P.)