Leader di partito, sotto inchiesta per corruzione
Il vicepresidente liberale Vasile Blaga ha annunciato, ieri, di dimettersi dallincarico, di rinunciare al coordinamento della campagna elettorale e di non candidarsi più alle politiche di dicembre. In precedenza, i procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione avevano annunciato che Blaga è indagato sotto controllo giudiziario in un fascicolo di corruzione. I reati sarebbero stati commessi tra il 2009 e il 2012, quando Blaga, allepoca ministro dellInterno e ulteriormente presidente del Senato, avrebbe intervenuto per lassegnazione di contratti di acquisti pubblici in modo preferenziale. In cambio di questo traffico dinfluenza, egli avrebbe ricevuto provvigioni pari al 10%, ammontanti a 700.000 euro, da parte dellex sindaco della città di Piatra-Neamt (nord-est), Gheorghe Stefan, già protagonista di altri fascicoli penali, e di un imprenditore. Nel comunicato dei procuratori anticorruzione si legge che Blaga avrebbe ottenuto i soldi per lui personalmente, ma anche per il partito di cui era segretario generale e che era in quel momento al governo. Questo non è il Partito Nazional-liberale, ma lex Partito Democratico-liberale, ritenuto, allepoca, il partito del cuore e la cassa di risonanza dellex presidente Traian Basescu.
Bogdan Matei, 29.09.2016, 16:43
Ulteriormente, il Partito Democratico-liberale si sarebbe scisso, la maggioranza dei suoi membri, a partire da Blaga, optando per la fusione con i nazional-liberali, mentre i nostalgici di Basescu hanno seguito questultimo nel Partito Movimento Popolare. In un comunicato trasmesso dopo le dimissioni del loro copresidente, i liberali valutano che la decisione di Vasile Blaga di rinunciare dimostra che questi ha posto al di sopra della carriera politica i principi di integrità assunti dal partito. Al termine di questa settimana, i liberali hanno programmata una riunione dellUfficio Politico Nazionale. Gli analisti politici si aspettano ad un incontro teso, perchè neanche adesso il Partito Nazional-liberale è diventato un partito omogeneo, e la fusione con i democratico-liberali è rimasta formale.
I vecchi nazional-liberali rimproverano ai nuovi colleghi che hanno trasferito nel nuovo partito i “passivi” penali accumulati nel Partito Democratico-liberale. Dal canto loro, gli ex democratico-liberali affermano che hanno il diritto di eleggere, esclusivamente tra di loro, un nuoco copresidente, che diriga il partito assieme ad Alina Gorghiu. I socialdemocratici non hanno nascosto la loro soddisfazione per le convulsioni nel Partito Nazional-liberale. Essi dominano confortevolmente la sinistra della compagine politica, mentre la destra, già divisa tra il Partito Nazional-liberale, il Partito Movimento Popolare e lAlleanza Liberali e Democratici, ha appena ricevuto un nuovo colpo. Alcuni analisti si aspettano che una parte dellelettorato tradizionale liberale migri adesso verso nuovi partiti, come lex ong, trasformato in partito, lUnione Salvate Bucarest. E che, alle amministrative tenutesi in estate, con un virulento discorso anticorruzione, ha superato categoricamente il Partito Nazional-liberale a Bucarest. (traduzione di Adina Vasile)