La Romania e la Nato
Corina Cristea, 28.09.2016, 16:50
Membro dell’Alleanza
Nord-Atlantica dal 2004, la Romania prende decisioni volte a consolidare questo
statuto, una di esse essendo annunciata proprio nella seduta del Consiglio
Supremo di Difesa di ieri. Si tratta della trasformazione della Seconda Brigata
di Fanteria Rovine, con sede a Craiova, nel sud della Romania, nella Brigata
Multinazionale NATO. La decisione fa parte del piano di misure che va applicato
in seguito al vertice dell’Alleanza svoltosi quest’estate a Varsavia. Accanto
alla Romania, alla costituzione della brigata multinazionale hanno annunciato,
finora, la loro partecipazione la Bulgaria e la Polonia, altri possibili
partecipanti potendo essere decisi in seguito alle discussioni che il ministro
romeno della Difesa, Mihnea Motoc, avrà con altri Paesi alleati. Lo ha reso
noto il presidente Klaus Iohannis.
Faremo questo annuncio allorquando
sapremo chi e con quali effettivi parteciperà, come sarà questa Brigata
Multinazionale, perchè ciò dipende anche da come vede la Nato.
Noi crediamo che nel 2017 saremo nella situazione in cui potremo dichiarare la
capacità iniziale di questa brigata, quindi sapremo chi vi parteciperà, con
quali effettivi, e potrà iniziare l’organizzazione. Nella variante più
ottimistica, nel 2018, questa brigata sarà funzionante.
Il capo dello stato ha parlato
anche della situazione dell’industria della difesa e ha valutato che occorrono
una riorganizzazione della compagnia Romarm e una correlazione tra la sua
produzione e il fabbisogno di addestramento dell’esercito romeno. Nel
frattempo, i primi sei velivoli F16 nella dotazione delle Forze Aree Romene
saranno stazionati presso la base aerea di Fetesti (nel sud), la cui
infrastruttura è stata completamente ammodernata in questo senso.
Bucarest ha deciso tre anni fa di comprare dal Portogallo 12 simili
velivoli, con l’obiettivo finale di acquistare in tutto 36 velivoli F16. Questi
hanno attraversato un processo di ammodernamento, chiamati in termini tecnici
Mid-Life Upgrade, e potranno interagire nelle stesse condizioni con tutti gli
altri aerei multiruolo detenuti dagli stati Nato. Per due anni, gli specialisti
portoghesi hanno addestrato nove piloti e 80 tecnici romeni che si occuperanno
dello sfruttamento di questi velivoli. La squadriglia di F16 sarà completata in
due fasi – tre aerei che saranno consegnati entro la fine dell’anno e altri tre
nel 2017. La Romania ha deciso sin dal 2008 che deve ammodernare la sua flotta
aerea, per sostituire gli aerei MIG 21 Lancer, il cui termine di utilizzo è
scaduto nel 2013. Il ministro della Difesa ha annunciato di preparare
quest’anno le procedure per l’acquisto di altri 12 aerei da caccia F16,
l’acquisto propriamente detto dovendo cominciare nel 2017. (traduzione di Adina Vasile)