Militari romeni nelle missioni internazionali
Le missioni cui partecipano i militari dell’Esercito Romeno, che siano di coalizione oppure svolte sotto l’egida della NATO, dell’UE e dell’ONU, sono l’espressione dell’impegno assunto da Bucarest quale membro della comunità internazionale che viene portato a compimento. Si tratta di missioni di contrasto del terrorismo, di sostegno della pace, oppure umanitarie. La maggior parte dei militari romeni, 529, sono dislocati al momento in Afghanistan, dove operano sotto il coordinamento della NATO, in una delle zone più difficilmente gestibili, Kandahar.
Corina Cristea, 26.09.2016, 13:52
Le missioni cui partecipano i militari dell’Esercito Romeno, che siano di coalizione oppure svolte sotto l’egida della NATO, dell’UE e dell’ONU, sono l’espressione dell’impegno assunto da Bucarest quale membro della comunità internazionale che viene portato a compimento. Si tratta di missioni di contrasto del terrorismo, di sostegno della pace, oppure umanitarie. La maggior parte dei militari romeni, 529, sono dislocati al momento in Afghanistan, dove operano sotto il coordinamento della NATO, in una delle zone più difficilmente gestibili, Kandahar.
E’ anche il luogo in cui, domenica, quattro militari sono rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno artigianale, mentre stavano eseguendo una missione di pattugliamento. Dislocato in Afghanistan in agosto 2016, il Battaglione gli Squali Bianchi di cui fanno parte i militari assicura la protezione della base militare e consiglia le forze di sicurezza afgane, si precisa in un comunicato del Ministero della Difesa di Bucarest. Ricoverati in un ospedale di Kandahar, i militari sono in stato di salute stabile e le notizie sono sempre migliori, lo ha annunciato il ministro della Difesa, Mihnea Motoc.
Il presidente Klaus Iohannis ha espresso la sua solidarietà con i militari romeni feriti in Afghanistan. Per noi che siamo a casa, loro sono degli eroi che rischiano la propria vita per il mantenimento della pace. Dobbiamo essere tutti grati a loro. Sono vicino a loro e alle famiglie, auguro loro salute e una rapida ripresa”, ha scritto il presidente su una rete sociale.
Da membro della NATO, la Romania ha partecipato già dal 2001 alla Guerra in Afghanistan a fianco della Coalizione Multinazionale condotta dagli USA, e un recente bilancio rileva che 25 militari romeni sono morti e oltre 100 sono rimasti feriti finora in questa zona di conflitto.
Del contributo della Romania al mantenimento della pace ha parlato di recente a New York, anche il premier Dacian Cioloş. “La Romania resta impegnata negli sforzi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale” — ha sostenuto il premier all’Assemblea Generale dell’ONU, ricordando che, attualmente, forze militari e della polizia romena partecipano a decine di operazioni per il mantenimento della pace. Il deterioramento della stabilità regionale rappresenta un motivo di reale preoccupazione” — ha aggiunto il premier Dacian Cioloş nel suo discorso, affermando che questi conflitti impediscono la prosperità e l’osservanza dei principi e delle norme del diritto internazionale.
Il premier si è inoltre pronunciato per il sostegno del processo di riconciliazione nel Medio Oriente, precisando che la Romania continuerà a contribuire con risorse politiche, diplomatiche, finanziarie e umane importanti al mantenimento della stabilità regionale e globale. (tr. G.P.)