La cooperazione militare al Mar Nero
La Romania ha proposto la costituzione di uniniziativa navale congiunta al Mar Nero, con la Bulgaria e la Turchia come stati rivieraschi, che eseguiscano addestramenti sotto legida della Nato, anzichè una flotta. Lo ha precisato il presidente romeno Klaus Iohhannis, al termine della visita in Bulgaria, dopo che il capo dello stato, il premier e il ministro della Difesa di Sofia hanno escluso la partecipazione del loro Paese ad una flotta comune che non sia sotto legida dalla Nato. Il presidente Iohannis ha sottolineato che lAlleanza Nord-atlantica non può, nè desidera mantenere una propria flotta nel Mar Nero.
Corina Cristea, 17.06.2016, 17:00
“La cosiddetta iniziativa navale si riferisce alle forze navali, a esercitazioni e training congiunti. Noi crediamo che questa iniziativa, alla fine, deve trovarsi sotto legida della Nato, perchè tutte tre i Paesi rivieraschi, Romania, Bulgaria e Turchia, sono alleati Nato. Dove è apparso, probabilmente, un malinteso è il concetto di flotta dellAlleanza Nord-atlantica. Non crea nessuno una flotta Nato. È una sciochezza. La Nato non può e non desidera mantenere una flotta propria nel Mar Nero”, ha affermato Klaus Iohannis.
La presa di posizione del capo dello stato romeno avviene dopo le dichiarazioni del premier blugaro Boiko Borisov, stando al quale non è una buona idea che il suo Paese partecipi alla flotta congiunta nel Mar Nero, in quanto provocherebbe una reazione da parte della Russia. “Desideriamo investimenti, desideriamo sviluppare un turismo a livello europeo, desideriamo vedere nel Mar Nero navi e yacht con turisti, non una zona di azioni militari. La presenza qui di navi dellAlleanza potrà diventare attuale solo nel caso dellapparizione di unondata massiccia di immigrati illegali, dopo leventuale chiusura delle rotte attraverso lEgeo e il Mediterraneo”, ha detto il premier bulgaro, Boiko Borisov. (traduzione di Adina Vasile)