La NATO e la Romania
Il consolidamento della difesa collettiva dell’Alleanza Nord-Atlantica e il rafforzamento del suo fianco est, anche garantendo una presenza robusta e credibile della NATO nella regione — sono solo due degli obiettivi della diplomazia romena al prossimo vertice alleato che si svolgerà a Varsavia nella prima parte del mese prossimo. Bucarest crede inoltre nell’importanza strategica del Mar Nero per la sicurezza euro-atlantica e nel rafforzamento della cooperazione e del coordinamento tra la NATO e l’UE, da una parte, e tra la NATO e i suoi partner orientali, dall’altra. In attesa dell’incontro al vertice dell’8-9 luglio, a Bruxelles è stata programmata in questi giorni una riunione dei ministri della Difesa dei Paesi Alleati, tra cui anche il ministro romeno, Mihnea Motoc.
Roxana Vasile, 14.06.2016, 17:57
Il consolidamento della difesa collettiva dell’Alleanza Nord-Atlantica e il rafforzamento del suo fianco est, anche garantendo una presenza robusta e credibile della NATO nella regione — sono solo due degli obiettivi della diplomazia romena al prossimo vertice alleato che si svolgerà a Varsavia nella prima parte del mese prossimo. Bucarest crede inoltre nell’importanza strategica del Mar Nero per la sicurezza euro-atlantica e nel rafforzamento della cooperazione e del coordinamento tra la NATO e l’UE, da una parte, e tra la NATO e i suoi partner orientali, dall’altra. In attesa dell’incontro al vertice dell’8-9 luglio, a Bruxelles è stata programmata in questi giorni una riunione dei ministri della Difesa dei Paesi Alleati, tra cui anche il ministro romeno, Mihnea Motoc.
Nell’agenda dei colloqui è previsto, tra l’altro, l’aumento dei budget nazionali destinati al settore difesa. Nel 2014, gli Alleati avevano deciso di non tagliare più questi budget e di arrivare, in dieci anni, al 2% del PIL, perché le capacità militari difensive costano di più rispetto a quelle offensive. Le notizie sono però buone: le stime della NATO indicano una media dei fondi stanziati alla difesa pari all’1,5% del PIL. Sempre a Bruxelles si discute anche del coinvolgimento della NATO, con gli aerei AWACS di sorveglianza, nella lotta contro l’organizzazione terroristica Stato Islamico.
Inoltre, in una conferenza stampa che precede la riunione ministeriale, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha annunciato che, in risposta alle azioni della Russia in Ucraina, l’Alleanza dispiegherà quattro battaglioni a rotazione nei tre stati baltici e in Polonia. Stando a Stoltenberg, la difesa dell’Alleanza e la forza di scoraggiamento della NATO non si basano però esclusivamente sui quattro battaglioni.
Allargando la prospettiva, tutto ciò fa parte di un cambiamento molto più profondo della posizione dell’Alleanza, in risposta alle sfide con cui si confronta. Ma la risposta è che, se sarà necessario, l’Alleanza è pronta a difendere tutti i suoi stati membri! Bucarest ha ricevuto assicurazioni in tal senso anche dagli USA, tramite l’ambasciatore presso la NATO, Douglas Lute. L’Alleanza Nord-Atlantica sarà accanto alla Romania nell’eventualità di una minaccia concreta — ha detto Lute nell’ambito di una teleconferenza, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin.
Mosca non è diventata più aggressiva, ma continua ad avere lo stesso atteggiamento irresponsabile iniziato due anni fa, quando si è annessa illegalmente la Crimea — ha aggiunto Douglas Lute. Disturbata adesso dal collocamento nel sud della Romania, a Deveselu, di alcuni elementi dello scudo antimissile, la Russia ha una retorica interessante, però la NATO farà attenzione alle azioni — ha aggiunto il diplomatico americano.