Misure complesse per il sistema sanitario
Il Ministero della Salute di
Bucarest ha, dalla scorsa settimana, un nuovo ministro. Si tratta di Vlad
Voiculescu, economista con esperienza di management nel settore
finanziario-bancario, ex direttore di Gabinetto nel Ministero delle Finanze.
Voiculescu è quello che ha avviato, nel 2008, la cosiddetta rete dei
citostatici, un gruppo di oltre 400 volontari da tutta Europa che portavano,
gratuitamente, in Romania, i citostatici che mancavano ai malati di cancro.
Leyla Cheamil, 26.05.2016, 17:11
Il Ministero della Salute di
Bucarest ha, dalla scorsa settimana, un nuovo ministro. Si tratta di Vlad
Voiculescu, economista con esperienza di management nel settore
finanziario-bancario, ex direttore di Gabinetto nel Ministero delle Finanze.
Voiculescu è quello che ha avviato, nel 2008, la cosiddetta rete dei
citostatici, un gruppo di oltre 400 volontari da tutta Europa che portavano,
gratuitamente, in Romania, i citostatici che mancavano ai malati di cancro.
È molto importante ripristinare
la fiducia della gente nel sistema sanitario, ha affermato il nuovo ministro
della Salute. Vlad Voiculescu ha fatto questa dichiarazione proprio nella sua
prima conferenza stampa dopo l’investitura, nel contesto in cui il sistema
sanitario è stato colpito, di recente, dal cosiddetto scandalo dei
disinfettanti diluiti, adoperati negli ospedali. Il rilancio degli investimenti
nella costruzione di ospedali e il problema delle infezioni intraospedaliere si
annoverano tra gli obiettivi del mandato del ministro. Un’altra priorità è la
soluzione della crisi dei farmaci essenziali. Con questo termine usato
dall’Organizzazione Mondiale della Salute sono indicati i farmaci a basso costo
esistenti sul mercato negli ultimi 10, 20, 30 e persino 40 anni.
Certamente, non sono il primo
ministro a confrontarsi con la mancanza di una serie di farmaci a basso costo
dagli ospedali, ma certamente vorrei essere l’ultimo e che la soluzione non
arrivi da una persona, bensi’ sia una soluzione sistemica, basata su regole e
procedure chiare, e, inoltre, sia trasparente, ha affermato Vlad Voiculescu.
Vlad Voiculescu ha ricordato che
l’infrastruttura obsoleta è un altro problema del sistema sanitario romeno.
Egli ha menzionato gli ospedali costruiti negli anni ’70 oppure prima, che
mettono in pericolo la vita dei pazienti, ma anche del personale sanitario. In
questo senso, 150 milioni di euro sono destinati alla costruzione di tre
ospedali regionali, ha affermato Voiculescu.
Parliamo del Programma
Operativo Regionale, 150 milioni di euro che sono a nostra disposizione per tre
ospedali regionali. Si tratta di
ospedali di Cluj, Iassi e Craiova. Lavoriamo al tema di progettazione per
questi ospedali e speriamo che nei
prossimi mesi abbiamo un progresso significativo, ha detto Vlad Voiculescu.
Un altro programa che sarà sbloccato è quello con la Banca Mondiale
risalente al 2014. 180 milioni di euro di questo programma saranno disponibili
per gli investimenti. D’altra parte, Voiculescu ha annunciatio che l’Ispezione
Sanitaria di Stato prepara un’azione di controllo incrociato a livello
nazionale, nell’ambito del quale saranno fatti dei test su tutte le sostanze
disinfettanti adoeprate negli ospedali. I risultati saranno resi pubblici
subito dopo la loro centralizzazione. Il sistema sanitario romeno si confronta
con una delle più gravi crisi, dopo la recente scoperta che i disinfettanti
adoperati nelle unità sanitarie erano diluiti. La compagnia Hexi Pharma, che
forniva i rispettivi disinfettanti, è stata messa sotto indagine penale per il
reato di ostacomento della lotta al contrasto delle malattie. (traduzione di Adina Vasile)