I rapporti romeno – lituani
Per la prima volta in visita in Lituania, dallinizio del suo mandato un anno e mezzo fa, il presidente romeno Klaus Iohannis ha affermato, dopo i colloqui con la sua collega Dalia Grybauskaite, che Bucarest e Vilnius hanno un partenariato forte, interessi, visioni e valori comuni. Come la maggior parte degli stati membri Ue e Nato nellest e nel centro del continente – Polonia, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria -, la Romania e la Lituania hanno posizioni simili sulla migrazione, nel senso che lEuropa deve proteggere i suoi confini. Non avendo avuto, nel passato, colonie oltre il mare, da dove vengano nella metropoli comunità notevoli di extra-europei, i popoli dellEst non hanno, a differenza da quelli dOccidente, neanche lesperienza della coesistenza con popolazioni completamene diverse dal punto di vista linguistico, culturale e religioso. Donde la reticenza allidea di accogliere, improvvisamente, migliaia di persone arrivate dallAfrica o dal Medio Oriente. Il presidente Iohannis ha ha ribadito a Vilnius la necessità di soluzioni proattive, che fermino lesodo sin dai Paesi di origine, e ha respinto, nuovamente, lidea delle sanzioni contro gli stati europei che non sono daccordo ad accogliere migranti in conformità alle quote obbligatorie fissate a Bruxelles.
Bogdan Matei, 19.05.2016, 18:46
Per la prima volta in visita in Lituania, dallinizio del suo mandato un anno e mezzo fa, il presidente romeno Klaus Iohannis ha affermato, dopo i colloqui con la sua collega Dalia Grybauskaite, che Bucarest e Vilnius hanno un partenariato forte, interessi, visioni e valori comuni. Come la maggior parte degli stati membri Ue e Nato nellest e nel centro del continente – Polonia, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria -, la Romania e la Lituania hanno posizioni simili sulla migrazione, nel senso che lEuropa deve proteggere i suoi confini. Non avendo avuto, nel passato, colonie oltre il mare, da dove vengano nella metropoli comunità notevoli di extra-europei, i popoli dellEst non hanno, a differenza da quelli dOccidente, neanche lesperienza della coesistenza con popolazioni completamene diverse dal punto di vista linguistico, culturale e religioso. Donde la reticenza allidea di accogliere, improvvisamente, migliaia di persone arrivate dallAfrica o dal Medio Oriente. Il presidente Iohannis ha ha ribadito a Vilnius la necessità di soluzioni proattive, che fermino lesodo sin dai Paesi di origine, e ha respinto, nuovamente, lidea delle sanzioni contro gli stati europei che non sono daccordo ad accogliere migranti in conformità alle quote obbligatorie fissate a Bruxelles.
Anche lagenda del Vertice Nato del prossimo mese è stata esaminata in dettaglio a Vilnius, dai presidenti romeno e lituano, i quali hanno affermato che aspettano decisioni che rafforzino la sicurezza regionale. Legittima, la preoccupazione dei due Paesi per laggressività crescente della Russia è alimentata sempre dalla storia. Prima sotto gli Zar, poi sotto i bolscevichi, la Lituania ha sopportato secoli di occupazione russa, e la Romania è stata bersaglio di 12 devastanti invasioni. Stando allinviato di Radio Romania, Iohannis ha sottolineato che la Romania desidera una presenza alleata con ruolo di scoraggiamento, dispiegata in modo equilibrato sullintero fianco est della Nato. Daltra parte, egli ha valutato che le proteste e minacce di Mosca dopo la recente inaugurazione dello scudo antimissile americano di Deveselu (nel sud della Romania) sono esercizi meramente retorici. track
“Il fatto che adesso cè una retorica russa che accusa la Nato, accusa la Romania per linaugurazione della facilità di Deveselu fa parte della strategia di comunicazione elaborata in Russia e che ha una certa tendenza di mostrare che le cose sono dirette contro la Russia. Lo scudo di cui fanno parte gli elementi di Deveselu non è una struttura contro la Russia, cosa che ho già detto e continuerò a ribadire per la semplice ragione che è cosi”, ha detto Iohannis.
Dalia Grybauskaite ha sottolineato, dal canto suo, che la difesa degli stati membri è lessenza stessa della missione Nato. La presidente ha salutato il dislocamento dello scudo antimissile in Romania e ha precisato che la Lituania sostiene simili iniziative. (traduzione di Adina Vasile)