Il Museo del Villaggio di Bucarest festeggia il suo 80esimo
Uno spaccato di vita rurale ancestrale veniva trasferito nella capitale romena Bucarest, nel 1936, quando veniva fondato uno dei primi musei etnografici allaperto in Romania e nel mondo: il Museo del Villaggio Romeno. Il 10 maggio, esso veniva inaugurato ufficialmente alla presenza dei dirigenti del Paese, inclusivamente di Re Carlo II, e delle più importnati personalità politiche, culturali e religiose dellepoca. Il 17 maggio, il Museo era aperto al pubblico largo.
Roxana Vasile, 17.05.2016, 16:20
Uno spaccato di vita rurale ancestrale veniva trasferito nella capitale romena Bucarest, nel 1936, quando veniva fondato uno dei primi musei etnografici allaperto in Romania e nel mondo: il Museo del Villaggio Romeno. Il 10 maggio, esso veniva inaugurato ufficialmente alla presenza dei dirigenti del Paese, inclusivamente di Re Carlo II, e delle più importnati personalità politiche, culturali e religiose dellepoca. Il 17 maggio, il Museo era aperto al pubblico largo.
La creazione di questo posto emblematico per il popolo romeno è il frutto di intense richerche teoriche e sul campo, e di sperimenti museografici di oltre un decennio in circa 600 località della Romania rurale interbellica – attività coordinate dal professor Dimitrie Gusti, fondatore della Scuola Sociologica di Bucarest. Negli 80 anni passati dalla sua fondazione, nel Museo intitolato al suo creatore il numero delle masserie-monumento, portate nella Capitale da tutti i canti del Paese, è cesciuto da 29 a 370. E le collezioni racchiudono 60 mila oggetti popolari, diversi da quelli allinterno delle case. Concepito come un museo sociologico, la sua missione è di illustrare ai visitatori la realtà dell vita rurale, cosi comera o è vissuta dal contadino romeno. Proprio perciò, sintesi di tutti i villaggi romeni, il Museo di Bucarest è, esso stesso, un villaggio reale, con vicoli, case e attinenze, chiese, impianti tecnici e pozzi.
In occasione dell80esimo del museo, il presidente romeno Klaus Iohannis ha insignito dellOrdine al “Merito Culturale”, in grado di “Grande Ufficiale”, il Museo del Villaggio “Dimitrie Gusti”. Con questa onorificenza, lo stato romeno esprime il suo alto apprezzamento ad unistituzione museale che si è conquistata un ruolo significativo nella cultura e la ricerca romena, ma anche nel cuore dei romeni nel Paese e allestero. Sono oltre 500 mila i visitatori che varcano la sua soglia annualmente. Il villaggio nel cuore di Bucarest è diventato noto in Romania e allestero come una delle principali atrattive turistiche della Romania, ha ricordato il presidente Iohannis.
“Dietro questa fama, cè un ingente volume di lavoro per salvaguardare e portare nel museo le più rappresentative costruzioni e dei più rappresentantivi impianti tradizionali, per salvaguardali dagli effetti del decorso del tempo, per estendere continuamente il museo allaperto, coltivare le tradizioni, lartigianato e larte popolare, organizzare programmi e mostre il pubblico di tutte le categorie. Per tutto ciò mi congratulo con il museo e gli auguro buon compleanno!”, ha dichiarato Klaus Iohannis.
L80esimo del Museo del Villaggio di Bucarest sarà celebrato lintera settimana con manifestazioni sotto lAlto Patrocinio della Presidenza romena: un colloquio internazionale, presentazioni di libri, una fiera dellartigianato popolare e laboratori interattivi di artigianato. Nel programma anche una Giornata del costume nazionale e una Giornata degli amici, organizzata in partenariato con le missioni diplomatiche in Romania, recital di musica popolare e di jazz. (traduzione di Adina Vasile)