I rapporti Bucarest-Chisinau
La Romania è interessata al consolidamento della stabilità della Moldova e al mantenimento fermo e costante del suo iter europeo. È stato questo il principale messaggio che il ministro con delega ai romeni nel mondo nel Governo romeno, Dan Stoenescu, ha voluto trasmettere ai suoi interlocutori nello stato confinante, che ha visitato alla fine della scorsa settimana. Lapprofondimento delle riforme, ha aggiunto lesponente romeno, rappresenta la premessa più solida per raggiungere questi obiettivi e la risposta più adeguata alle attese dei cittadini moldavi. Da ben oltre un quarto di secolo, Chisinau è una priorità sullagenda di Bucarest. Quando, il 27 agosto del 1991, dopo il fallimento del putsch neo-bolscevico di Mosca, la Moldova proclamava la sua indipendenza dallUrss, la Romania riconosceva, nello stesso giorno, la statalità del nuovo Paese confinante, creato su una parte sui territori romeni orientali annessi da Stalin nel 1940, in seguito ad un ultimatum. La comunione di lingua, storia e cultura è stata una motivazione permanente per il sostegno di Bucarest allintegrita, sovranità e le aspirazioni dintegrazione europea di Chisinau.
Bogdan Matei, 16.05.2016, 16:54
Confrontata, subito dopo la proclamazione dellindipendenza, con la rebellione secessionita pro-moscovita in Transnistria (nellest), amministrata, per quasi un decennio, nei primi anni 2000, da un governo comunista abusivo, e ulteriormente da una coalizione, dichiaratamente pro-occidentale, minata dalla corruzione e dallincompetenza, Chisinau si è lasciata sfuggire più volte ladesione europea. Gli esperti notavano, tra laltro, le statistiche economiche stando alle quali, nel momento del crollo del comunismo, la Romania e la Moldova avevao medie molto simili del Pil pro capite. Attualmente, la proporzione è di 20 ad 1 a favore della Romania. Bucarest è membro della Nato e dellUe e Chisinau, oscillando costantemente tra Mosca e Bruxelles, è rimasta nella stessa zona grigia al crocevia tra due mondi.
Nel 2014, quando sembrava il migliore dei Paesi del Partenariato orientale dal punto di vista dei progressi compiuti, la Moldova ha concluso accordi di associazione e libero scambio con lUe. Ulteriormente, però, niente ha più funzionato nella coalizione governativa. Cosicchè, adesso, nei sondaggi sugli intenti di voto, risultano favoriti due partiti pro-russi – rispettivamente i socialisti e i populisiti del Partito Nostro, presieduto dal sindaco di Bălţi, Renato Usatîi. Perciò, gli analisti definiscono opportune e coraggiosa la decisione del ministro Stoenescu sulla creazione di un Centro dInformazione della Romania proprio in questa città nel nord, la seconda per grandezza della Moldova e dove, numericamente, le comunità romena, slava-russa e ucraina sono quasi alla pari. La promozione della Romania, della cultura romena e dei valori dellUe saranno i principali settori di azione del futuro Centro dInformazione. (traduzione di Adina Vasile)